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Visualizza Versione Completa : Spot Citroen C4



davhub
09-12-04, 22:33
lo avete visto?? molto bello, direi... dati di motion capture molto robusti..
ritimica molto interessante.. sto cercadno di scaricarmelo da internet...
così posso fare still framing e gordermi le tecniche.

chissà che hanno utilizzato e chi lo ha fatto...
se non lo avete visto.. guardate la televisione ora di telegiornali.. merita!
una auto transformer...
DHP

gebazzz
10-12-04, 00:28
c'era un articolo su cgchannel o cgnetworks a riguardo tempo fa.. non mi sarei mai aspettato arrivasse in italia.. cmq.. molto ben fatto, niente da ridire.

vash
love&peace

davhub
10-12-04, 01:01
sì.. esattamente su questo link..

cgchannel--citroen C4-- (http://www.cgchannel.com/news/viewfeature.jsp?newsid=3649)

modellata con MODO...
Davhub

gebazzz
10-12-04, 01:05
ah sì, ora ricordo..

già, modo e renderizzata con cosa? :coolpic:

vash
love&peace

davhub
10-12-04, 01:13
Non lo dice... ma il video lo trovate sul portfolio di chi lo ha fatto...
:eek: impressionante..

c4movie (http://www.theembassyvfx.com/main.html)

davhub

mikadit
10-12-04, 01:35
già, modellato con modo, rendering in LW, bella animazione

... una parte interessante dell'articolo riguarda la maneggevolezza degli n-gons e la comoda suddivisione in in quads per poter passare in LW

il real time sheader, bella cosa, aspetto comunque notizie riguardo LW-64bit :evil:

la cosa che vorrei capire è quale sia la caratteristica della modellazione nella perspective view, forse eccessivamente enfatizzata alla fine dell'intervista su luxology, ... trovo che la modellazione in LW nella perspective view sia già comoda di per sé, anche se un riferimento ottico xyz sarebbe comodo, perlomeno xyz di Layout, ciò che troverei veramente comodo sarebbe un xyz+orto :evil:

Nemoid
10-12-04, 14:09
beh Modo ha il workplane, che aiuta molto a lavorare in perspective, più un bel riferimento per capire meglio l'orientamento, più un manipulator simile a Maya
(ma non uguale - molti utenti maya si sono un po' lamentati)

davhub
12-12-04, 22:28
grendering in LW,

RENDERING IN LIGHTWAVE????????
minkia sono morto!! ma allora sono palluti come pochi!
astonished....
guardatevi questo still

skyler
14-12-04, 09:25
La ditta che ha realizzato lo spot è canadese. Beh sono specializzati in queste cose. Non si inventano da un giorno all'altro. Forse sarebbe meglio che le aziende leaders del nostro Paese dessero lavoro simile alle realtà nostrane, invece che andare da chi fa moda, vedi Londra ecc.La realtà è che x avere postazioni di lavoro di quel tipo ci vogliono investimenti notevoli e molta gente capace nei vari settori. Basta pensare a quanto investimento serve x avere un team che fa il motion capture..non sono bruscolini. Non credo proprio che da noi possano nascere situazioni del genere. Non c'è lo sbocco commerciale e la visibilità che viene data dal realizzare lavori nel cinema..Per un'azienda è più facile andare da chi lo sa fare già da tempo che rivolgersi a chi avrebbe le capacità, ma non è attrezzato nella maniera giusta. sigh..sigh

mikadit
14-12-04, 13:12
Tutto vero, ma certo che danno i lavori all'estero! Oggi più che mai bisogna darci una strigliata. Il mercato è globale. La possibiltà di svegliarci quando avremmo dovuto l'abbiamo persa qualche anno fa? Sembra che sia così. Ora sembra più che mai che le mete per i nostri 3d-cg-artists ed dei clienti importanti sia l'estero.

Ma attenzione, non è vero che non siamo in tempo.
Il mercato protetto va via via scomparendo a favore di un mercato globale.
Abbiamo bisogno di un'associazione di categoria che ci protegga? No, sia perché non ci proteggerebbe, sia perché non è chiaro come e quale sia la categoria in questione. E in particolar modo, perché un'associazione di categoria non ha il ruolo di dare opportunita, ma di proteggere e far lavorare bene la categoria stessa in rapporto al mercato. Questo è molto importante, ma viene dopo il desiderio contingente di fare.

Le persone che lavorano con la CG sono spesso figure ibride. Già la CG raccoglie molti ambiti, che comunque hanno in comune la visualizzazione. Che sia pittorica, grafica, architetonica, di design, digital-fotografica, testuale, poco importa, è sempre CG. Grafica fatta col computer.
Questa, anche se per qualcuno può far fatica a digerirlo è il primo punto dolente ed anche a favore della categoria.
Una visione frastagliata della CG è un'errore, essa di per sè richiede molte espressioni visuali. Accettare questo signfica accettare l'equazione, CG = specializzazione/i.
E' come la figura dell'artista onniscente del Rinascimento Cinquecentesco, ma in chiave allargata e ristretta allo stesso tempo. Un artista-artigiano-cg contemporaneo deve saper fare un pò di tutto ed alcune cose meglio.
Il risultato Italiano è che si sono sviluppati studi specializzati fai da tè composti da uno a pochi addetti. Non intendo sminuire il fai da tè, poiché è la chiave per lo sviluppo che è basata sulla passione, elemento sostanziale della CG. Io stesso ne sono un'espressione.

Ma ecco che subito ne scaturisce il limite della CG in Italia. Arrivati ad un certo livello, se non si fa il boom, grazie a commesse importanti, difficilmente si va oltere. Non solo perché servono risorse.
Le risorse sono un'argomento primario ma anche secondario. Non servono risorse per unire varie capacità per obbiettivi in comune. Serve l'unione e l'aggregazione di persone fisiche, ciascuna capace di portare un'apporto. Non bisogna essere specializzati ne saper fare tutto, bisogna saper/voler/desiderar fare insieme per raggiungere i livelli più alti.

In breve, si può fare!
Sappiamo lavorare insieme? Si? no? ni? boh? ma? eek? sigh? yum? woot?
Il lavoro si crea, non si aspetta. Idee? Si, ne ho, la nebbia si stà abbassando. :evil:

Nemoid
14-12-04, 18:23
Più che un limite della CG in italia, è un limite dell'italia stessa, nel senso che a parte pochi settori , tipo la moda, o ad esempio la cantieristica navale, la mentalità generale è sempre al mettersi in coda, seguire l'onda lanciata da altre realtà in altri paesi, invece di spaccare il culo a tutti.

Questo vale per il cinema, l'editoria, la tv (format) per questo è importante sostenere le piccole realtà che esistono, come Digitrace o altri studi e tentare di crearne altre se possibile. purtropppo persino la legge ostacola la nascita di realtà grosse come pixar o altro. insomma, il mercato è globale, ma spesso il punto di partenza conta. e va già bene che internet permette di comunicare facilmente con tutto il mondo.

Poi ci si lamenta che i migliori tecnici , ricercatori o anche artisti 3d fuggono all'estero ecc. ecc.

Ma non voglio fare il pessimista.tutto questo potrebbe anche cambiare e senz'altro cambierà col tempo e persino il nostro piccolo sito potrebbe contribuire ad unire le forze e migliorare una realtà che langue.

davhub
14-12-04, 23:32
Più che un limite della CG in italia, è un limite dell'italia stessa, nel senso che a parte pochi settori , tipo la moda,

MMM questo è il punto.. in Italia il piccolo è bello abbiamo gioielli piccolissimi che sono preziosisimi ed in quantità, ma sono piccoli.
il che è un bene ma anche un male.
Bene perchè la competizione sale... il mercato globale generale non parlo della CG, è dominato dalle mutltinazionali che, di fatto, diffrerenziano il mercato solo in base al MARCHIO ma che propongono lo stesso prodotto sotto marchi differenti.
questo porta ad oligopoli in cui la crescita da zero è impossibile e in cui il dominante fa quello che gli pare.
il male è che, signori che scoperta!, il tempo di una persona è limitato.
quindi uno innova ma non può farlo sempre, perchè deve vivere e vivere significa andare con il mercato che è fatto non certo dagli avanguardisti e dagli innovatori, ma dai followers.
secondo punto, è male perchè io che lavoro di design e di imprese ne vedo, il made in Italy sta scomparendo e la voglia di fare ed il saper fare che lo hanno creato stanno un pò svanendo. è generazionale, ma siamo a questi livelli.
Lì, la ricerca, la tanto decantata fonte di innovazione non si può fare per gli stessi motivi.. chissà come fanno in Spagna ad esserci software house del calibro della nextlimit???
In italia ci sono, ma più nel campo CAD (Thinkdesign e solidthinking)

e CG non è solo CAD è un mondo eterogeneo.
troppo per fare sistema. così noi guardiamo alla digitrace, ma che dire di piccoli studi in cui si fa comunque CG e bene, anche? non è cinema, ma
è CG. E l'artista singolo? lui fa CG e pezzo unico...

e poi.. dicevo altrove della questione cultura della CG.
In Italia manca perchè si va sull'onda dell'emozione.
ma utilizzarla dove deve essere utilizzata... beh.. ne passa.

ma qui chiudo che sennò sproloquio... comunque...
io dico sempre: dipende dagli obiettivi e dai sogni che uno ha in testa.
guardate Albee dove vive e cosa fa...
Davhub

Nemoid
15-12-04, 09:59
tutto verissimo. ma faccio un esempio concreto.

in italia esiste una legge che impedisce di girare film direttamente in inglese o alta lingua.fare, occorre che il film sia una coproduzione internazionale, con un paese di lingua anglofona.

De laurentiis stesso se ne è andato all'estero a rodurre principalmente per motivi come questo. ma un film in italiano, all'estero come lo vendi?in america ed altri paesi NON lo doppiano.

ecco perchè in italia è un casino creare grosse realtà. per motivi simili a questo. e ce ne sono parecchi.

gebazzz
15-12-04, 11:40
scusa eh.. ma ocean's twelve quando è stato girato a roma.. i vari julia roberts/brad pitt/matt damon/george clooney recitavano in italiano? mi sembra strano..

per non parlare delle riprese per episodio I/II..

vash
love&peace

Nemoid
15-12-04, 12:12
no. è una produzione straniera.
solo, girata in italia.
è mooolto diverso da una produzione
italiana girata in inglese.

mikadit
15-12-04, 14:06
[...]
in italia esiste una legge che impedisce di girare film direttamente in inglese o alta lingua.fare, occorre che il film sia una coproduzione internazionale, con un paese di lingua anglofona.
[...]ma? :confused: Questo è protezionismo eccessivo. Un protezionismo cappio per i registi italiani, che non li aiutano a crescere a livello internazionale. Essere costretti a fare una coproduzione con un qualsiasi straniero (indipendentemente se quest'ultimo sia un elemento miglioratore o meno del film), è una grossa limitazione. Il cinema italiano ha già grossi problemi con la concorrenza estera, non permettere una produzione in lingua straniera per il mercato estero è eccesivo per l'esportazione italiana. Si sa che molto probabilmente sucessivamente i film verrebbero doppiati in italiano, come siamo abituati solo in italia.
Se si volesse produrre un film perché venga dato all'estero senza i sottotitoli, ben venga! ... Noi siamo talmente abituati al doppiaggio, anche dei nostri stessi film (per via di problemi di audio esterno e/o, specialmente com'era una volta, per via delle voci di certi attori considerate poco orecchiabili, ... abbiamo persino la censura sulle voci originali, extra-lol)
Si, succede anche all'estero, magari quando un'attore vale più di per se, come investimento d'immagine e/o qualità, che per la sua padronanza linguistica.

Stiamo andando OT? :evil:

Nemoid
15-12-04, 15:01
ma? :confused: Questo è protezionismo eccessivo. Un protezionismo cappio per i registi italiani, che non li aiutano a crescere a livello internazionale. Essere costretti a fare una coproduzione con un qualsiasi straniero (indipendentemente se quest'ultimo sia un elemento miglioratore o meno del film), è una grossa limitazione. Il cinema italiano ha già grossi problemi con la concorrenza estera, non permettere una produzione in lingua straniera per il mercato estero è eccesivo per l'esportazione italiana. Si sa che molto probabilmente sucessivamente i film verrebbero doppiati in italiano, come siamo abituati solo in italia....
Stiamo andando OT? :evil:

se i si aspetta che in america doppino in inglese i film italiani (specie quelli nuovi) ci si attacca.e per diffondere un fim il più possibile occore l'inglese.

cmq sia, l'esempio era per dire come il punto di partenza conti, per metter su un 'industria. va da se che mi rende felice sapere che nascono realtà come Digitrace ed altre che pur non essendo ai livelli di Pixar e compagnia sono una realtà emergente. più succedono cose come queste , meglio è.

Sappiamo di avere artisti in grado di fare lavori come lo spot Citroen ed essi meritano di poterlo fare.