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Visualizza Versione Completa : Eccitazione o depressione?



happymilk
03-02-12, 15:46
Ciao a tutti
Ho appena visto una novità nel campo dell'archiviz che mi ha causato uno strano senso di eccitazione misto a depressione.
la notizia è questa ed è inerente al fatto che e-on software s'è comprata la casa che produce Lumen RT (http://www.lumenrt.com/). Per chi non lo conoscesse (e io stesso lo ignoravo fino a qualche ora fa) questo software è un rendering engine che trasforma (in maniera semplice e veloce) dei modelli / ambientazioni di sketchup in una specie di videogiochi navigabili.
LumenRT - The New Media for Architects! - YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=4JiJ44gbS8Q&feature=player_embedded)
l'ho scaricato ed installato.
La qualità è notevole, il calcolo è veloce (comunque impostabile) e l'esperienza che se ne ricava è assolutamente eccezionale. Il costo (per adesso) è di 199€ (299 in seguito) a cui si deve aggiungere il costo di sketchup se si vuole la versione pro (ma gira anche sulla free).
Fin qui l'eccitazione. Avevo già sentito parlare di un suo concorrente uscito un annetto fa: il Lumion 3D (http://lumion3d.com/) che permetteva (e permette anche adesso) un'esperienza probabilmente ancora più realistica e completa. certo costa un bel pò di più (la versione più completa sta sui 1499€) ma dovrebbe disporre di molti più strumenti per la generazione di ambientazioni realistiche. Non l'ho mai provato ma credo che ci farò un giro anche su quello per verificare il funzionamento.
Bene. Fin qui l'eccitazione.
L'eccitazione di chi scopre un modo nuovo per fare una cosa che offre di per se molte nuove prospettive lavorative. Io che non ho mai spinto più di tanto i video (perchè lenti da calcolare) adesso potrei addirittura proporre una camminata virtuale (diversissima rispetto ai panorami 360 che offro per adesso).
Poi (anzi subito dopo) è arrivata la depressione.
Perchè il mio lavoro si basa sul far vedere un progetto architettonico ad un cliente... e si basa sul presupposto che il progettista non sia abbastanza competente o bravo o motivato per farselo da se.
Già adesso c'è una bella lotta per far capire ad un impresario che è meglio il mio rendering a pagamento con quello che gli fa (gratis ma in qualche modo) il progettista... perchè non tutti hanno strumenti adeguati e perchè c'è da perderci un pò di tempo. Però ripeto... già adesso (con questa crisi) è dura esser concorrenziali con chi riesce a offrire qualcosa a gratis.
Mi chiedo quale futuro ci potrà essere per questo settore (l'archiviz) se strumenti come questi prenderanno piede e permetteranno ai più di ottenere risultati decenti con poco sforzo.

In realtà non è che non me l'aspettassi. la storia insegna che quando una cosa è richiesta si trova sempre il modo di renderla disponibile a tutti attraverso la semplificazione... solo che speravo (o credevo) che sta cosa non arrivasse così repentina.

Perchè... parliamoci chiaro... è vero che LW forse non è lo strumento migliore per fare archiviz... ma cavolo: qui non ci si può nemmeno confrontare su di un terreno comune. E' troppo il divario tra il rendering realtime e il vpr di LW.

Un pò depresso... e un pò eccitato vi saluto... e torno a provare questo programma... :/

Mirko

amb
03-02-12, 16:27
e-on software s'è comprata la casa che produce Lumen RT (http://www.lumenrt.com/)
La cosa piu' eccitante e' che non se la sia comprata Autodesk. :evil:
Cacchio, glien'e' scappata una...

happymilk
03-02-12, 16:35
ehehehe... ma solo perchè (sicuramente) autodesk avrà qualche altro asso nella manica per mantenere la sua leadership... ;)

davhub
03-02-12, 16:46
Ciao Mirko (Happy :D)
condivido perfettamente le tue impressioni.
d'altronde io ricevo costantemente mail di gente che fa solo archiviz,
( e si propone a società ecc. e lavora in remoto).
che per render di medio alto livello chiede (dal 2D) circa 300,00€...

Io so solo che, nel mio studio quando servono li faccio io.
ormai, magari nemmeno lontamente qualitativi come quelli del terzista (nel senso che lui è meglio). ma almeno, sono io che controllo tutto.
e se il cliente mi sposta le cose il giorno prima della consegna in comune, di notte ci pensa il sottoscritto.

Io penso che non sia questione di crisi, ma di vantaggio.
Io lascio ai terzisti quello che no so nemmeno lontamente fare io o che non ho il TEMPO di fare. Oppure, ipotesi remota, quello che io potrei fare ma che
passo ad altri per quieto vivere.

Archiviz, poi, spesso è per i clienti, un qualcosa che serve per la burocrazia...
e meno per la visione del progetto.

Infine ultima considerazione.
Quando facevo design di oggetti... usci XML con i vari (mi ricordo a malapena e nemmeno un nome anche se ci persi il sonno per capire come integrarle in pagine HTML...) VRML e plugin varie...
anche io fui percorso da un fremito....
fortunatamente le cose sparirono lì e i costi per pubblicare con la versione full erano così alti che solo i megashop online se li potevano permettere.
Oggi c'è il PDF 3D...
insomma.. dipende sempre da cosa ci viene chiesto...
ci sarà semrpe chi vuole l'immagine iper leccata peril cartellone e chi vuole
il walkthrough a basso prezzo... due usi diversi due costi diversi.

Su con la vita!!! :D

Davhub

Athmosfera
03-02-12, 21:55
ciao Mirko, secondo me questi sono i dubbi che non ti devi fare venire :p
fai le tue cose, sai che le fai molto bene, hai i tuoi metodi e il tuo modo di procedere.. uno dei rischi più grandi dei periodi di crisi è che si può tendere a sottovalutarsi e a sottovalutare la qualità delle proprie cose - resisti! :)

happymilk
04-02-12, 00:01
ok... magari ho usato toni un pò troppo remissivi... ma il mio post non voleva generare una serie di messaggi di conforto (che son comunque sempre graditi! :p) ma piuttosto una discussione sullo stato dell'archiviz in generale e di come funziona in italia.
A me sembra che la possibilità di fornire un rendering di un edificio progettato diventarà ben presto la prassi di qualunque studio di architettura. Vero che si parla di generazioni che per loro natura non possono fare dei cambiamenti repentini... ma non credo che fra 20 anni esisteranno ancora studi estranei alla pratica di costruire direttamente in 3D.

Quindi risolto quello che diventerà lo standard rimane da vedere quanto mercato c'è per il "qualcosa in più" e chi potrebbe essere disposto ad investirci.

Per mia esperienza i piccoli impresari hanno (attualmente) poca dimestichezza con il mezzo informatico e tutto quello che ci gira intorno. Però sono anche i più facili da accontentare... specialmente se quello che gli si offre rientra nel costo della progettazione. Quindi secondo me le piccole imprese (salvo qualche eccezione) useranno le immagini fornite dallo studio.
Ah... intendiamoci... si capisce dal mio tono che io dico "useranno" quando invece avrei potuto usare il termine "si accontenteranno". E' vero... e questo perchè ad oggi non c'è ancora una specializzazione (da parte degli studi) nel fornire materiale di una certa qualità... ma son sicuro che presto le cose potrebbero cambiare e di molto (il post voleva parlare proprio di questo)...

Rimangono le agenzie immobiliari... che dovendosi fare la guerra fra loro in mancanza di contratti di esclusiva (e chi è che oggi da più le esclusive per le vendite?!) sicuramente non avranno più di tanto da investire in immagini.
Io ho avuto tra i miei clienti solo agenzie che avevano delle esclusive per le vendite... e adesso, con la crisi che c'è, pure loro son ben contente di prendere il materiale che gli viene dato (gratis) dallo studio.

Tolte le piccole imprese e le agenzie il lavoro in italia è già finito. Perchè non esistono che pochissime grandi aziende che si contendono poche (pochissime) grandi opere.

Ciò detto... idee?!? ;)

Wotan3d
04-02-12, 11:16
Ciò detto... idee?!? ;)

Nessuna.
In ogni caso siamo, noi grafici e videoproduttori, stupidi: avremmo dovuto, ma già molto molto tempo fa, creare una specie di "albo", come gli avvocati ed i commercialisti, con certificazione e prezzi prestabiliti (almeno non faremmo la guerra con ragazzini improvvisati che per duecentolire fanno "tutto") con garanzie di qualità per il cliente e tanto di marchio, in modo che chi è iscritto (e servirebbero delle prove qualitative per entrarci, esami) possa offrire qualcosa che abbia un certo valore ben "certificato".
Di fronte al popolo ed agli industriali i nosri lavori non apparirebbero più come giochini ma come qualcosa che, in un certo senso, garantisce che ciò che viene mostrato corrisponde a realtà (e forse avremmo pure noi qualche responsabilità ma che verrebbe di conseguenza pagata), il prodotto mostrato avrebbe "maggior valore" dal punto di vista pubblicitario. Probabilmente in questo modo sarebbero molte di più le imprese che verrebbero a cercarci, ma soprattutto, come accade per avvocati e commercialisti, i più anziani sono i più valutati perchè è garantita una buona dose di controc. dati dall'esperienza vissuta.
So che questa cosa è difficile, ma non impossibile, e poi se fosse facile non avrebbe alcun valore aggiunto.
Cmq ora è troppo tardi ed il nostro settore è fatto di persone "spacciate" già in partenza: vi vedete voi a 50, 60 anni fare grafica seduti davanti al vostro computer? quale azienda commissiona un lavoro ad un 60enne quando ha davanti ragazzi di 25 anni più svegli e veloci che conoscono 10 programmi in più del 60enne o li apprendono in una frazione di tempo? Si... esperienza, va bene, ma garantita da cosa.... ed inizio purtroppo a vedere in giro lavori di gente con 15 anni in meno di me che veramente valgono, ragazzi che aprono studi professionali che lavorano veramente bene... ed a pensarci bene anche io a 24 anni, 18 anni fa, ho cominciato questo lavoro e "spaccavamo", adesso invece sono solo uno dei tanti e facilmente superabile in qualità, anche se posso garantire solidità nella produzione rispetto ad un giovane. Quindi cosa faremo dato che alla pensione non ci arriveremo? Magari cominciamo a metter via, ciascuno di noi, cinquanta euro al mese e ci prenderemo, fra 10 anni, un tendone con qualche branda, vivremo tutti lì dentro insieme nutrendoci di radici aspettando la pensione di vecchiaia, se mai esisterà ancora.

happymilk
04-02-12, 17:13
Nessuna.
In ogni caso siamo, noi grafici e videoproduttori, stupidi: avremmo dovuto, ma già molto molto tempo fa, creare una specie di "albo", come gli avvocati ed i commercialisti, con certificazione e prezzi prestabiliti (almeno non faremmo la guerra con ragazzini improvvisati che per duecentolire fanno "tutto") con garanzie di qualità per il cliente e tanto di marchio, in modo che chi è iscritto (e servirebbero delle prove qualitative per entrarci, esami) possa offrire qualcosa che abbia un certo valore ben "certificato".
Di fronte al popolo ed agli industriali i nosri lavori non apparirebbero più come giochini ma come qualcosa che, in un certo senso, garantisce che ciò che viene mostrato corrisponde a realtà (e forse avremmo pure noi qualche responsabilità ma che verrebbe di conseguenza pagata), il prodotto mostrato avrebbe "maggior valore" dal punto di vista pubblicitario. Probabilmente in questo modo sarebbero molte di più le imprese che verrebbero a cercarci, ma soprattutto, come accade per avvocati e commercialisti, i più anziani sono i più valutati perchè è garantita una buona dose di controc. dati dall'esperienza vissuta.
So che questa cosa è difficile, ma non impossibile, e poi se fosse facile non avrebbe alcun valore aggiunto.


Il discorso degli albi professionali è improponibile. Principalmente perchè in Italia manca una figura professionale come quella del grafico. Manca un'attestazione che ne comprovi la qualifica e manca un percorso di studi che porti ad un abilitazione professionale in questo campo.
Quindi non è possibile creare un albo dei grafici come c'è degli avvocati, dottori, architetti. E aggiungo... PER FORTUNA!
So che le tutele piacciono a tutti... ma non possiamo esser contrari alle "caste" quando ne siamo fuori e poi spingere per crearne una tutta nostra.
e il problema non è nemmeno quello di darsi una regolata con i prezzi... perchè se è vero che a volte faccio fatica pure io a capire quanto chiedere per un lavoro, è altresì vero che la politica dei prezzi minimi è stata disattesa da tutte le categorie professionali già da molto tempo.
In ogni caso... se non c'è un albo (e credo che proporne di farne uno quando si sta cercando di togliere di mezzo quelli esistenti) è altresì vero che ci sono delle associazioni professionali che possono dare consigli, visibilità e una certa linea etica. L'AIAP per i grafici pubblicitari e TAU VISUAL per i fotografi (forse quelle che più ci si avvicinano rimendo nei grandi numeri di iscritti) possono ospitare anche grafici. Certo sono a pagamento (ma lo sarebbero anche gli albi)... certo non danno supporto nelle controversie economiche (non si possono far vistare le notule per intendersi) però per il resto sono lì da anni e hanno fior fior di iscritti.
Onestamente non credo che in Italia ci siano i numeri per creare un'associazione di grafici 3D che possa avere la forza di essere utile ai suoi iscritti.



Cmq ora è troppo tardi ed il nostro settore è fatto di persone "spacciate" già in partenza: vi vedete voi a 50, 60 anni fare grafica seduti davanti al vostro computer? quale azienda commissiona un lavoro ad un 60enne quando ha davanti ragazzi di 25 anni più svegli e veloci che conoscono 10 programmi in più del 60enne o li apprendono in una frazione di tempo? Si... esperienza, va bene, ma garantita da cosa.... ed inizio purtroppo a vedere in giro lavori di gente con 15 anni in meno di me che veramente valgono, ragazzi che aprono studi professionali che lavorano veramente bene... ed a pensarci bene anche io a 24 anni, 18 anni fa, ho cominciato questo lavoro e "spaccavamo", adesso invece sono solo uno dei tanti e facilmente superabile in qualità, anche se posso garantire solidità nella produzione rispetto ad un giovane. Quindi cosa faremo dato che alla pensione non ci arriveremo? Magari cominciamo a metter via, ciascuno di noi, cinquanta euro al mese e ci prenderemo, fra 10 anni, un tendone con qualche branda, vivremo tutti lì dentro insieme nutrendoci di radici aspettando la pensione di vecchiaia, se mai esisterà ancora.

Beh... la tua visione è abbastanza negativa... anche se purtroppo temo di condividerla quasi totalmente...
Che dire... in bocca al lupo anche a te... :(

davhub
06-02-12, 12:11
Ciao a tutti, innanzi tutto intervengo sulla questione Albo.

Per normativa europea gli albi sarebbero fuorilegge perché sono ostacoli al libero mercato.
Con altri avevo intrapreso l'onere di aprire un "albo dei designer (laureati)" e, credetemi... caos totale.

Caos perché siamo abituati a spaccare il capello in 4, perché chi fa, spesso è paralizzato dal dover tenere conto di necessità differenti ed in antitesi, ecc.
e questo è un comportamento diffusissoimo ovunque. Ci fa degli ottimi mediatori internazionali, ma un pò troppo "pulcinella servo di due padroni".. :D

A parte questo purtroppo, quello che vedete e sentite voi.. (nuove leve, ecc.)
è la spinta tecnologica.
Noi siamo nati in un ambito pesante, phong, raytrace a volte, ecc.
Certo, siamo magari capaci di ottimizzare (ma neanche tanto a volte se non ci abbiamo lavorato su) scene, lavori, ecc. ma uno sbarbatello che apprende i nodi (che io manco ho toccato e qui sono il il ...rla peché da professionista quale mi dichiaro dovrei stra conoscerli, meno male che non ci lavoro più in questo campo) è da subito n volte più veloce e produttivo. Non sa nemmeno cosa sia il raytracing, magari, e quindi è povero culturalmente, ma operativamente ha l'opportunità di scavalcare.

Una volta la nostra figura (e io ne ho conosciuti e ci ho anche lavoricchiato)
era data in mano ad artisti delle matite. e quelle, non c'erano santi... o
arrivava il "Caravaggio" di turno (quindi la cuspide dell'eccellenza rarissima)
oppure erano gli anni a dettare la posizione e la bravura (o meglio contavano MOOLto di più di oggi).
Oggi è lo strumento che lavora per noi. noi agiamo su numeri, sliders, ecc.
e stop. Maxwell render ne è un esempio fulgido. sarà lento.. ma anche uno che inizia oggi ,in capo a qualche ora ben spesa, se si applica, può fare immagini strabilianti.

Poi subentrano i termini dell'età professionale.
io credo che ci siano tantissimi strumenti e, al solito, è solo il NOSTRO mix ad essere per NOI vincente. Come uno chef... ci sono n ingredienti ma sono le procedure a fare un piatto...
e uesto mix non è scelto a priori, ma anche quello che chiadiamo o ci chiede la clientela. Magari non abbaim onemmeno l'opportunità di cambiare "menu" ma a questo ci dobbiamo dar da fare noi...
altimenti.. diventiamo i dinosauri di turno.. :D

Davhub