grazie davvero a tutti quanti, sono contento che sia di vostro gradimento. l'altro articolo è già in rete, sentitevi liberi di dire la vostra, potrebbero nascere delle belle discussioni
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grazie davvero a tutti quanti, sono contento che sia di vostro gradimento. l'altro articolo è già in rete, sentitevi liberi di dire la vostra, potrebbero nascere delle belle discussioni
Figata proprio quello che ho sempre voluto:g1::yeah:
Ciao
Angelo
col prossimo articolo arriva il bello ! :g1::yt::g1:
Le discussioni sono state unite per evitare confusione. Gli articoli verranno progressivamente annunciati in questa discussione. :)
Presto un nuovo articolo di Lillo. :g1:
Nell'attesa del prossimo articolo, volevo condividere con voi quattro foto, che ci aiuteranno a capire un po' meglio il concetto espresso in "realtà o finzione".
Quando si parla di fingere, nel cinema, non è solo un problema di luce, ma anche d'inquadratura, fingere nella posizione dei personaggi o degli oggetti, rispetto ad altri personaggi e ad altri oggetti, e rispetto alla stessa camera. Mi spiego meglio.
A volte il regista o il direttore della fotografia può fare assumere ad un attore una posizione scomodissima. Stranamente quella "falsa" posizione, fotograficamente, rende quella scena più vera, più credibile e nello stesso tempo più gradevole.
Nel cinema non è importante ciò che realmente fai, ma ciò che il pubblico crede che tu stia facendo. Andiamo alle nostre foto.
Nella prima foto (1.jpg),
la corretta esposizione è per l’abat-jour, risultato: il nostro amico è rimasto al buio.
Nella seconda (2.jpg),
l’esposizione corretta è sul ragazzo e ciò ha creato una sovraesposizione dell'ambiente e in particolare dell’abat-jour.
Nella terza foto (3.jpg)
arriva la finzione cinematografica: esposizione buona per l'ambiente e luce addizionale sul ragazzo per simulare quella dell'abat-jour.
Nella quarta foto (4.jpg),
abbiamo una doppia finzione: posizione del personaggio e luce addizionale.
La ragazza è davanti allo specchio illuminata dalle candele, questo è quello che si vuol far credere.
In realtà se guardiamo meglio, ci accorgiamo che la ragazza non è davanti allo specchio, ma molto più a sinistra, a tal punto da non potersi specchiare… e ad illuminarla non sono le candele ma una luce addizionale che le simula.
Tutto questo a beneficio dell’inquadratura.
Bene, spero che il concetto di realtà o finzione sia adesso un po’ più chiaro.
Per qualsiasi chiarimento la discussione è aperta. Buon lavoro.
grazie LS il concetto è chiarissimo...spero solo che andando avanti ci si addentri anche a capire come ottenere gli effetti della finzione!!!
:)
Ciao a tutti,
concordo con Nico! Aspetto con curiosità come analizzare correttamente la scena e illuminarla di conseguenza.
Ps. Gli argomenti si fanno interessantissimi.
Ciao ciao.