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Visualizza Versione Completa : The Light



raffaello
22-08-14, 23:12
L'immagine riproduce liberamente un mio quadro surrealista dipinto ad olio.
Gli oggetti presenti nell'immagine sono stati modellati con i seguenti software:
- Daz Studio 4
- Sculptris
- 3D Coat V4
- Marvellous Designer
- Lightwave Modeler 11,6.3

Gli oggetti sono stati poi assemblati in una unica scena e renderizzati in Lightwave Layout 11.6.3
Postprocess: Corel PhotoPaint.1530215303153041530515306

Alaska
23-08-14, 12:03
Ciao Raffaello, non so da quanto utilizzi Lightwave però ci sono un bel pò di cose che andrebbero completamente riviste nella scena.
Giudico l'immagine per quello che vedo(non hai postato il tuo quadro per poter confrontare meglio il risultato che hai ottenuto in Lightwave rispetto al dipinto originale).
Così di prima impressione, la prima immagine più che un rendering finale sembra un rendering in quickshade, è troppo piatta(credo tu abbia utilizzato troppe luci e senza la global illumination) non si capisce da quale direzione provenga la luce principale, ci sono errori nelle ombre(nelle cosce della ragazza si notano bene un paio di ombre che si incastrano molto male fra di loro creando strani artefatti). Le texture delle montagne hanno problemi di stretching(non sono mappate correttamente tramite UVmap) e non c'è differenza fra i vari shaders, come se tu avessi utilizzato lo stesso materiale con le stesse caratteristiche per tutti gli oggetti cambiandone solo il colore.
Insomma a mio avviso c'è parecchio da lavorarci sopra, è una scena bella complessa e un tema del genere non è facile da realizzare bene, richiede molta cura.

raffaello
24-08-14, 22:55
Ciao Alaska,
Ho realizzato "The Light" con lo scopo di utilizzare gli strumenti 3d per realizzare un "quadro" tridimensionale, un tipo di immagine cioè che di solito viene realizzata con l'arte della pittura (parlo della pittura più o meno tradizionale e non astratta o informale).
In essa è importante il "significato" o "messaggio" e tutto nella scena (l'ambientazione, il colore, la composizione degli elementi, l'atteggiamento e l'espressione dei personaggi, l'atmosfera, la drammaticità, la funzione della luce, ecc.) è finalizzato a metterlo in evidenza. Per esempio: puo' esservi un elemento protagonista verso cui tutta la composizione converge ed è subordinata. In questo caso può essere utile non mettere bene a fuoco i particolari per non distogliere l'attenzione da esso, la luce verrà fatta convergere su di esso, ecc.

Non così avviene nella maggior parte della produzione della CG che spesso ha per soggetto robot, armature, macchine, astronavi, esseri mostruosi, ecc. dove la perfezione tecnica di ogni singolo particolare è determinante per la perfetta riuscita dell'immagine. Gli oggetti metallici in particolare si prestano egregiamente a mettere in evidenza le potenzialità della CG: le textures, i riflessi, ecc. Queste immagini suscitano meraviglia per la loro perfezione ma nella maggior parte dei casi non hanno un significato o un messaggio da comunicare se non quello (altrettanto nobile) di trasportarci in un mondo fantastico.

Nel realizzare il "quadro" tridimensionale, oltre ad utilizzare gli strumenti tridimensionali propri della CG, mi sono attenuto anche alle regole che guidano il pittore, non curando troppo gli elementi che tu hai messo giustamente in evidenza. Non lo ritenevo una grave omissione dato che, mi sembrava, non potevano aggiungere niente al "messaggio" del "quadro".
Mi sono fermato cioè quando visivamente ho ritenuto raggiunto lo scopo (composizione, ambientazione, ecc.) senza approfondire adeguatamente la soluzione tecnica nei vari particolari (rigorose mappature, ecc.). E' stata una scelta (forse non ponderata adeguatamente) intenzionale.

Nel caso particolare di "The Light" gli elementi salienti del "quadro" in versione tridimensionale sono:
il ragazzo (il protagonista), la luce lontana oltre le montagne (verso cui rimanda la composizione), il percorso pericoloso per raggiungerla, la calma e determinata intenzione del ragazzo ad affrontare il pericoloso percorso, la paura e ritrosia del cavallo a seguirlo.
Il messaggio è: se c'è fede in qualcosa, nell'obbiettivo che si vuole raggiungere, si hanno le forze per superare tutti gli ostacoli che si frappongono, anche se sembrano insormontabili, anche a dispetto della parte di te stesso che cerca di frenarti e non seguirti per paura dell'ardua impresa. (E' un semplice messaggio che tutti noi possiamo sperimentare).

Per illustrare visivamente ciò, oltre alle figure con il giusto atteggiamento, è necessaria una ambientazione paesaggistica particolare, una atmosfera grigia, un pò scura e nuvolosa, per mettere in evidenza la luce lontana, un percorso difficile, la sfocatura in lontananza degli oggetti che costituiscono il paesaggio per mettere in risalto la lontananza della meta, la luce che illumina il protagonista e il percorso, ecc ecc.
L'immagine quindi va valutata sotto tutti questi aspetti e non solo da un punto di vista di perfezione tecnica.
Concordo comunque con le tue osservazioni e ritengo che sia possibile eliminare ogni imperfezione tecnica anche senza alterare il senso e l'atmosfera del "quadro".

Non ho postato il quadro ad olio a cui mi sono ispirato per realizzare "The Lght" perchè volevo che la nuova immagine vivesse di vita propria e non come una copia.1531615317

Athmosfera
25-08-14, 00:32
Ciao Raffaello benvenuto, sono certa che ti troverai bene in questo forum dove si cerca, per quel che si può, di consigliare al meglio. Se trovi degli appunti non sono critiche, bensì consigli, e quelli di Alaska sempre molto preziosi.

Certo se la tua immagine ti piace così ed è ciò che volevi ottenere non c'è problema alcuno. Ma visto che l'hai pubblicata nel forum puoi sfruttare l' occasione e accogliere qualche opinione e consiglio, la CG è un mondo affascinante, complesso e sorprendente.

La mia impressione primaria guardando la tua immagine, che si intitola "la luce", è che la luce manca.
Il sole dietro le colline non è il protagonista, tocca cercarlo, di certo non si nota al primo sguardo.
Questo è dovuto al resto dell'immagine che non indirizza lo sguardo verso quel soggetto. Come dice Alaska risulta piatta e.. molto CG.
Prendila bene, mi raccomando, il ragazzo al centro è plasticoso, mi sembra un Ken piazzato in mezzo alla scena con un vestito e una parrucca di Barbie ed il suo legame con le rocce su cui dovrebbe camminare non si percepisce. Questo si può dire di tutti gli elementi, appaiono slegati fra loro. Tutto questo è dovuto soprattutto al tipo di illuminazione ed ai materiali. La Luce è tutto in una immagine, se riesci a trovare l'illuminazione giusta - anche tetra, oscura, sempre illuminazione è - tutto il resto sarà migliore.

raffaello
25-08-14, 22:19
Ciao Athmosfera, ben trovata. Mi trovo bene e sono sempre contento quando qualcuno mi da dei consigli gratis.
Siamo qui (nella vita) per imparare ("Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza") e migliorarci sempre, senza sosta fino alla fine.

L'immagine in realtà non si intitola "la luce" ma "la Luce". Quella L maiuscola sta ad indicare una luce particolare, immaginaria, presente solo nella tua mente e nel tuo cuore, è la tua Luce. E' la Luce che ti chiama e ti invita a camminare e a raggiungerla. E' per essa che vivi e cammini nella vita, che ti guida nella vita. Forse è lo scopo per cui cammini nella tua vita. Il "quadro" quindi è una rappresentazione simbolica di una realtà interiore e l'atmosfera dell'immagine non può essere luccicante.
La luce dietro le montagne non è e non deve essere pertanto il sole. Il sole illumina tutto, quella luce invece illumina solo il tuo cammino in un ambiente quasi privo di luce. E' una luce tenue, lontana, di origine e natura imprecisata, quasi come un faro nella nebbia ma che è comunque presente nella scena.

L'abbigliamento del ragazzo è stato fatto con Marvellous Designer ed esportato in formato oby, i suoi capelli con Fiber Fx, cosi come la criniera e la coda del cavallo. La texture del cavallo con 3D Coat V4.
Concordo con il fatto che la luce è tutto e, nel caso di "The Light" ritengo anch'io che possa essere migliorata.
Ma mi è difficile entrare comunque nella tua mente ed immaginare come pensi che dovrebbe essere il "quadro" finito, quali migliorie apportare e quali elementi modificare. Ognuno ha una sua idea.
Pertanto faccio una proposta: io posso mettere a disposizione la scena in .lwo e .lws, esattamente così come appare nell'immagine postata, e fornirla (insieme al quadro ad olio di riferimento se si vuole) per email a tutti coloro a cui piacerebbe lavorarci su per migliorarla. Poi ciascuno potrebbe presentare la propria soluzione. Il confronto fra le varie soluzioni potrebbe innescare una discussione più incisiva e interessante.

raffaello
30-08-14, 01:06
Mi ero messo a lavorare per migliorare l'immagine cercando di togliere i difetti giustamente messi in rilievo, ma ho dovuto sospendere tutto a causa di altri impegni inderogabili. Spero di riprendere al più presto.

raffaello
31-08-14, 00:24
Questo lavoro ("The Light") è un tentativo e una sfida (a me stesso). Tutti conoscono il 3d come un mondo meraviglioso che ci ha regalato e ci regala continuamente meraviglie e spettacoli memorabili. Basta ricordare gli effetti speciali in numerosi film di fantascienza, fantasy o di animazione realizzati. Ma è possibile utilizzare il 3d per realizzare "Opere d'Arte"? quelle cioè con la A maiuscola che appartengono alla sorella maggiore delle Arti e che si trovano nei musei? Gli strumenti che il 3g offre sono infiniti e con essi credo che sia possibile creare vere "Opere d'arte" originali (cioè non copie di quadri esistenti, più o meno famosi), sia rispecchiando i generi finora percorsi nell'Arte (classico, realista, futurista, moderno, ma anche astratto) sia individuandone di nuovi (statici o animati) con propri linguaggi specifici. Basti pensare alle possibilità offerte dall'uso della luce in ambienti tridimensionali, dei suoni, delle trasparenze, degli effetti speciali, ecc., ecc. In tal modo gli strumenti 3d dovrebbero rappresentare nel campo delle Arti visive una nuova tecnica da affiancare a quelle esistenti (tecnica pittorica, affresco, scultura, ecc.). Prima o poi avremo nuove grandi opere d'arte 3d nei musei, nelle gallerie d'arte, nelle aste. Tutti i Grandi Veri Artisti che pullulano nel mondo 3g stanno affilando le armi.

Lino
01-09-14, 20:34
Io credo sia gia' cosi'. E le "sculture" create in ZBrush lo dimostrano ampiamente (per non parlare delle stampanti 3D che di questi modelli realizzano tangibilissime opere d'arte).

Nemoid
01-09-14, 21:20
Ciao Raffaello benvenuto io concordo al 100% col fatto che il 3D sia un mezzo con il quale produrre opere d'arte, come anche Lino evidenzia questo accade già, sia con immagini realizzate in 3D che con vere e proprie sculture. E direi anche con videoarte e animazioni. A dire il vero infatti anche molte opere commerciali sono vere e proprie opere d'arte applicata eseguite con tecniche digitali.
Sull'immagine che hai postato molto dipende da quel che volevi ottenere, dallo stile pittorico a cui fai riferimento e se ti soddisfa al 100%. il mio consiglio è al di là del mezzo utilizzato verifica se e quanto l'opera ti soddisfa e confrontala con opere di artisti che ti piacciono e che magari hanno influenzato o ancora influenzano il tuo percorso artistico, questo ti aiuterà a far crescere il senso critico verso il tuo lavoro e quindi crescere artisticamente parlando.

raffaello
05-09-14, 00:02
E' vero, esiste già una produzione artistica notevole e di ottimo livello. Tuttavia mi sembra che l'Arte con la A maiuscola (di cui parlavo sopra) nel mondo 3D sia ancora alle prime armi e in cerca di una sua strada originale da percorrere. Questo per vari motivi:
- gli artisti che si avvicinano al mondo tridimensionale lo fanno perchè affascinati dalle bellissime cose che esso permette di realizzare (mondi virtuali fantastici, film, effetti speciali, ecc.), tutte cose che senzaltro appartengono al mondo dell'arte, ma un tipo di un'arte per cosi dire applicata, al servizio cioè di un altro prodotto: il cinema. la televisione, la pubblicità, ecc.

- anche nell'arte 3D è in agguato il pericolo che esiste in tutte le arti: il Manierismo, il fenomeno cioè di ripetere, copiare e replicare all'infinito immagini o prodotti di successo e che si sono imposti all'attenzione generale. Nel caso particolare del mondo 3D si vedono per esempio replicati all'infinito immagini di mostri, demoni, robot, astronavi, ecc.
Questo fenomeno imitativo ostacola la creatività, la esplorazione di nuove strade e la realizzazione di prodotti originali.

- quelli che utilizzano gli strumenti 3d per cercare di realizzare "Opere d'Arte" "pure", lo fanno ancora cercando di imitare le Arti tradizionali. Per esempio, le sculture realizzate in ZBrush possono essere, e sono, bellissime, ma una volta materializzate con le stampanti 3D sono un tipo di arte che poptrebbe essere realizzato anche con il marmo e lo scalpello (o il bronzo fuso in una forma). Uno dei vantaggi di utilizzare ZBrush è quello di poter modificare all'infinito la forma dell'oggetto scolpito (mi resta difficile immaginare di poterlo fare altrettanto facilmente con un blocco di marmo), di sperimentare quindi varie soluzioni ed anche di concepire forme complesse (derivate anche da algoritmi matematici, ecc) difficilmente realizzabili a mano.
Comunque resta sempre un'arte tradizionale realizzata con un nuovo strumento.
Spesso si assiste anche alla riproduzione tridimensionale di opere d'arte famose (un esempio, la riproduzione tridimensionale di un quadro di Vermeer, è raffigurato nel numero 3 di LightWave3D magazine) con ciò dimostrando ancora una volta la dipendenza dall'arte tradizionale così come si è sviluppata finora durante la storia dell'uomo.
Credo che anche questa strada sia necessario percorrere. E' il mezzo per prendere coscienza dei nuovi strumenti, per familiarizzare con essi, prima di avventurarsi verso nuovi orizzonti espressivi, propri solo del mondo 3D.

- non so quanti siano gli artisti che aspirano ad un'arte "pura" e che intrapprendono la strada difficile di imparare la tecnica 3D per cercare nuovi mezzi di espressione. Certamente pochi, e questo per vari motivi:
a) - la fase di apprendimento degli strumenti 3D è faticosa e lunga
b) - l'arte moderna generalmente non prevede più per l'artista un iter lungo e faticoso di apprendimento delle tecniche da utilizzare.
Nell'antichità, per esempio, gli aspiranti artisti iniziavano fin da ragazzi a frequentare le botteghe dei Maestri. Lì apprendevano gradualmente i segreti del mestiere per lunghi anni, le tecniche del colore, studiavano l'anatomia umana e i segreti della prospettiva (da Paolo Uccello in poi), aiutavano il Maestro nelle mansioni più umili e poi piano piano, mano a mano che progredivano nella conoscenza del mestiere, in mansioni più impegnative.
Nell'arte moderna infatti molto spesso non è più necessario saper disegnare, è importante con le proprie opere invece meravigliare, colpire l'attenzione, scandalizzare anche, e per fare questo non sempre serve la tecnica, aver fatto un lungo tirocinio (per esempio, non sembra infatti necessaria molta tecnica nel realizzare la famosa opera d'arte (?)" Merd. . . d'artista" del 1951 di Piero Manzoni, una delle protagoniste della rivoluzione dell'arte - http://www.pieromanzoni.org/index_it.htm).
Con queste premesse si comprende come gli artisti siano diventati non solo ostili alla tecnica ma anche pigri e non propensi nell'applicarsi per acquisirne i segreti, non più ritenuta necessaria compagna dell'inventiva.
Questo non favorisce l'approccio alla tecnica 3D, per acquisire la conoscenza della quale è necessario fatica e perseveranza.

Bene quindi il 3D come nuovo mezzo di rappresentazione dell'arte tradizionale (il genere più appropiato agli strumenti 3D sembra essere quello realista, iperrealista e la scultura), ma probabilmente il 3D potrebbe essere anche un mezzo di rappresentazione di una NUOVA arte.
(esempio di immagine iperrealista)
15334
Infatti il 3D possiede strumenti che le altre Arti non hanno: la possibilità di poter utilizzare contemporaneamente un ambiente 3D, i suoni, gli effetti speciali, il movimento, ecc. per trasmettere, con i messaggi propri di ciascun artista, emozioni visive e fisiche; la possibilità di creare prodotti da poter essere goduti non su un piedistallo o su una parete ma come ologrammi; la possibilità di interagire con lo spettatore, ecc.

(Ringrazio Lino Grandi per le bellissime cose, utilissime e fondamentali per tutti noi, che ha fatto e che farà)

Lino
05-09-14, 17:51
(Ringrazio Lino Grandi per le bellissime cose, utilissime e fondamentali per tutti noi, che ha fatto e che farà)

Io non ho fatto nulla di speciale! Quelli da ringraziare sono altri....tutti gli artisti dai quali trarre ispirazione, del passato e del presente, digitali e non.

raffaello
07-09-14, 21:46
Io non ho fatto nulla di speciale! Quelli da ringraziare sono altri....tutti gli artisti dai quali trarre ispirazione, del passato e del presente, digitali e non.

Ho passato molte belle ore, specialmente nel fondo della notte, con Lino Grandi che cervava con pazienza e nel miglior modo possibile di insegnarmi (per mezzo di video, tutorials, ecc.) i segreti per animare cose inanimate senza scheletro, i segreti degli Skelegons, Bones, Child Bones, Weight Maps and Rigging, Inverse Kinematics, Bullet Dynamics, ecc. ecc.
Purtroppo, nonostante i chiarissimi insegnamenti, sono riuscito appena a far fare due passi maldestri a un paio di simpatici personaggi i quali mi guardavano con i loro occhi espressivi, digitali e disperati, cercando di comunicarmi che volevano correre, ballare e fare piroette, muoversi fluidamente proprio come le fantastiche creature cui Lino riusciva a dare vita. Non sono riuscito a soddisfare i loro desideri e sono sicuro che, dimenticati in qualche cartella del mio computer, ce l'abbiano ancora con me e che stiano ancora sognando di farlo con l'immaginazione.
Prima o poi li ritirerò fuori dalla cartella ormai impolverata e, spero con più tempo a disposizione, cercherò di soddisfarli applicandomi di più, di nuovo sotto la guida di Lino Grandi.

Nemoid
08-09-14, 19:58
Beh il 3D e l'arte digitale in genere, anche fatta con Photoshop o altri programmi hanno enormi possibilità. Però in particolare il 3D è molto difficile come disciplina perchè spesso si ricostruisce tutto a partire da zero, ad esempio si progetta un personaggio, poi si modella, gli si danno materiali e texture e altre mappe . poi endomorph un rig e infine si anima e si renderizza e questo solo per semplificare la cosa, e sono tutte discipline parecchio complesse. La cosiddetta arte applicata è in realtà più difficile da perseguire perchè appunto serve la conoscenza e la tecnica e solo attraverso un duro lavoro si arriva a dei risultati accettabili e poi di qualità.
Per cui, anche se l'aspetto contenutistico ed altri aspetti dell'arte applicata possono classificarla come minore rispetto all'arte cosiddetta di serie A, perchè l'arte è completamente libera ad ogni livello e anche da aspetti commerciali, in realtà tecnica e conoscenza sono indispensabili per affrontare il 3D. E' un po' la stessa situazione del fumetto, che è spesso considerato un arte di serie B, ma dove se non sai disegnare, non potrai mai fare veri passi avanti. Eppure si può produrre grande arte anche col fumetto, come maestri come Jean Giraud Moebius Alberto Breccia ed altri hanno ampiamente dimostrato.
A dire la verità io pur avendo studiato all'accademia di belle arti, posso dire che sì, si può fare arte per stupire ecc (l'arte contemporanea oramai è così) però un artista senza tecnica secondo me è incompleto. Occorrerebbe sempre saper disegnare e dipingere prima di intraprendere altri percorsi, perchè aiuta molto e puoi anche arrivare ad una fase dove non hai più idee e smetti di stupire, ma quantomeno sai produrre un'opera piacevole.
La stessa cosa si può fare con il 3D imparare prima bene la tecnica e poi utilizzare quelle tecniche per produrre opere arte. Sta in realtà solamente all'artista produrre opere d'arte che rimangano e non siano ''solo'' arte applicata.
Siccome il 3D è nella sua infanzia e richiede molto lavoro, ancora ci sono pochi artisti che utilizzano il 3D in questo modo, però ne esistono e ne arriveranno altri. ad esempio anche se non usa Lw un artista bravissimo è Meats Meier che come potrai vedere è un artista a 360 gradi passando da lavori professionali per il cinema a lavori più personali in 3D e anche assemblando pezzi reali https://www.youtube.com/watch?v=h4gM6ZUgRHA ma ce ne sono molti altri. Una volta in tv ho visto il documentario su un'artista italiana che fa videoarte e per alcune cose utilizzava proprio Lightwave 3D ho riconosciuto l'interfaccia ovviamente, pure se non ha nominato il programma.

raffaello
09-09-14, 23:25
Condivido.
L'esempio che hai portato mette in evidenza il buon uso degli strumenti 3D nell'arte digitale di qualità.
Io non ho fatto l'Accademia di Belle Arti (ho fatto il Liceo classico) ma mi sembra (non vorrei sbagliarmi) che da quelle parti all'arte digitale non venga dato il giusto rilievo. Non mi sembra che vengano insegnate in maniera approfondita le tecniche dell'arte digitale in generale, figuriamoci di quelle 3D.
Nonostante questo paradosso, che questo tipo di arte ormai così presente nella nostra vita non venga insegnata nella scuola addetta all'insegnamento dell'arte, si assiste per fortuna al fenomeno che sempre più appassionati si avvicinano a questo mondo e si dedicano con passione al suo apprendimento per iniziativa individuale.
L'arte digitale, proprio perchè per essere usata impone un connubio inscindibile con la conoscenza della tecnica, probabilmente riuscirà a far rifiorire un nuovo "Rinascimento" per l'Uomo. Un Uomo che, di nuovo padrone della scienza e della tecnica da utilizzare al servizio della propria fantasia, ritroverà la pienezza della propria identità più profonda.
Nel Rinascimento che conosciamo i grandi artisti, oltre che profondi conoscitori delle tecniche dell'arte, erano spesso anche grandi ingegneri, architetti o scienziati.
Michelangelo era contemporaneamente un grande architetto e ingegnere (per concepire e ralizzare la cupola di S. Pietro era necessaria una profonda conoscenza della Scienza delle Costruzioni, così come esisteva in quei tempi, e una grande inventiva di carattere tecnico), un grande pittore e un grande scultore.
Per non parlare di altri quali Giotto (grande pittore e grande architetto), Leonardo da Vinci (grande pittore, grande ingegnere e grande scienziato), e via di seguito.

PaZ
10-09-14, 00:30
Ciao Raffaello,
la scena ha sicuramente potenzialità notevoli, la luce va rivista e semplificata.
Prima di tutto, tutte le Dome (se sono dome) che hai messo su ciascuna pietra sono inutili. La dome è una luce globale, non locale. Proviene sempre dall'infinito, da una direzione che dipende come la orienti. L'angolo che trovi nelle opzioni serve a definire quanto si aprono le ombre. Con 90° simuli un cielo, ovvero un vero e proprio ombrello come quello dell'icona della dome. Con angoli minori (sarebbe utile vedere questa cosa, eh) l'ombra diventa più netta e quindi la luce si avvicina a una Distant. Con 0°, è esattamente una distant.
Se volevi creare un highlight sulle pietre, meglio usare spotlights o arealights. In ogni caso ti do un suggerimento: elimina tutte le luci e parti con una sola, appunto una Dome. Mettila girata verso il basso in modo che simuli la calotta celeste, e tieni l'angolo nelle opzioni a 90°. come detto, non importa dove la collochi, darà sempre lo stesso risultato.
Poi se vuoi aggiungere una seconda luce che dia direzionalità, puoi usare un'arealight dietro l'angolo di roccia a destra, cioè da dove sembrerebbe provenire la luce nella tua immagine. Dirigila verso i personaggi, poi se produce ombre troppo nette puoi ingrandirla a piacimento per diffondere le ombre.
Attiva il radiosity, mettendo 1 o 2 rimbalzi. Usa Montecarlo e tieni tutte le altre opzioni spente (anche interpolazione), e setta i raggi a 5 o 10. Ovviamente metti l'ambient light a 0.
Questo setup è la base, poi da qui valuti se servono altre luci. Non dovrebbero servirtene, io fossi in te farei più un lavoro sui materiali e sul posizionamento dell'arealight, poi vedi tu. I setup con troppe luci sono quasi sempre suggerimento di una cattiva illuminazione o cattivi materiali :) In bocca al lupo,

Paolo

Nemoid
10-09-14, 00:43
Dunque per la critica ufficiale soprattutto nel nostro paese ma non solo l'arte digitale non è ancora del tutto accettata, c'è ad esempio il problema nel caso di immagini 2D della mancanza del ''pezzo unico'' rispetto ad esempio al quadro o alla scultura. una volta elaborato il file lo riproduci quante volte vuoi e non esiste un originale visibile )l'originale sarebbe il file, volendo), ma questi problemi penso andranno a scomparire nel tempo una volta che il nuovo mezzo sarà totalmente accettato.
Le cose si evolvono. Pure la fotografia, che un tempo era solo analogica ed è entrata nell'ambito delle arti, sta diventando sempre più digitale. Anch'essa non ha quindi più un vero e proprio originale, viene scattata con reflex digitali ed elaborata spesso con photoshop, aperture o altri programmi, ma poichè quando era analogica era già nel novero delle arti, c'è comunque rimasta tranquillamente e nessuno ha fatto grandi polemiche.
Il 3D è un insieme di tecniche e discipline diverse con cui si può fare tutta una serie di cose, dall'immagine 2D alla scultura all'animazione e quindi videoarte. Alla fine è un mezzo, così pennelli e tele per la pittura o marmo e scalpelli oppure creta per la scultura che ha anche alcune caratteristiche peculiari che possono essere sfruttate per fare arte . In realtà proprio non mi porrei il problema. Un artista può utilizzare qualsiasi mezzo per produrre arte, dal disegno alla pittura alla fotografia e anche il 3D. Il fatto che si utilizzi un computer al posto dei pennelli o della vera creta non cambia il fatto che la qualità richiede lavoro, che non è il computer a fartelo ecc. E poi è il contenuto, nell'arte ad essere importante.
Ad esempio c'è un artista, max papeschi che fa lavori digitali anche provocatori non tanto fantastici in quanto a qualità, ma soprattutto riguardo ai contenuti ed è quest'ultima cosa che lo rende artista anche se lavora digitalmente.
Cose analoghe artisticamente possono essere fate anche usando il 3D, si possono fare animazioni e videoarte, pure astratte o surreali, volendo e nessuno lo impedisce.

Il fatto che ci siano ancora pochi artisti puri con questo mezzo è anche perchè prncipalmente il 3D è nato come mezzo per realizzare effetti speciali cinematografici e successivamente grazie alla sua ampia versatilità ed evoluzione è stato adottato in alri campi, dall'architettura al design, la prototipazione e pure la medicina. MA la sua origine fa sì che la maggior parte degli artisti che lo utilizzano professionalmente lavori nell'ambito cinema, TV o architettura e design piuttosto che pensare di fare dell'arte libera, slegata da applicazioni più pratiche. Ma è solo una scelta, in realtà, quindi questo cambierà nel tempo.

Chiaro che il gallerista o critico classico arriva a concepire il quadro, la scultura e l'installazione, persino la performance volendo e le vede come più tradizionali, ma penso che un gallerista al passo coi tempi non abbia alcun problema ad accettare anche lavori prodotti col 3D e ne avrà sempre meno più il tempo passa.

amb
10-09-14, 09:04
Ma è possibile utilizzare il 3d per realizzare "Opere d'Arte"? quelle cioè con la A maiuscola che appartengono alla sorella maggiore delle Arti e che si trovano nei musei? Gli strumenti che il 3g offre sono infiniti e con essi credo che sia possibile creare vere "Opere d'arte" originali (cioè non copie di quadri esistenti, più o meno famosi), sia rispecchiando i generi finora percorsi nell'Arte (classico, realista, futurista, moderno, ma anche astratto) sia individuandone di nuovi (statici o animati) con propri linguaggi specifici.
Be', raffaello, per realizzare "Arte con la A maiuscola" ci vogliono "Artisti con la A maiuscola" (si lo so, è lapalissiano...) e al nostro ambiente mancano ancora cultura maturità cosapevolezza: numero di poligoni e adesione allo stereotipo sono ancora elementi vincenti :cappio: .

Poi cos'è "Arte"? Non c'è bisogno del riconoscimento della critica ufficiale paludata e salottiera. "Luxo Jr." è Arte. I film di Miyazaki, con i loro interventi in CGI sono Arte.


Prima o poi avremo nuove grandi opere d'arte 3d nei musei, nelle gallerie d'arte, nelle aste.
Spero proprio che la tua predizione si avveri il più tardi possibile.

raffaello
10-09-14, 10:21
Ciao Raffaello,

Questo setup è la base, poi da qui valuti se servono altre luci. Non dovrebbero servirtene, io fossi in te farei più un lavoro sui materiali e sul posizionamento dell'arealight, poi vedi tu. I setup con troppe luci sono quasi sempre suggerimento di una cattiva illuminazione o cattivi materiali :) In bocca al lupo,

Paolo

Grazie Paolo per le esaustive indicazioni. Mi sembra la strada giusta da seguire.
Non vedo l'ora di metterle in pratica e vedere i risultati (lo farò appena mi sarò liberato dagli impegni:mad: che attualmente mi assillano).

raffaello
10-09-14, 23:41
Ciao Raffaello,
. . . Prima di tutto, tutte le Dome (se sono dome) che hai messo su ciascuna pietra sono inutili.. . . elimina tutte le luci e parti con una sola, appunto una Dome. Mettila girata verso il basso in modo che. . . . Poi se vuoi aggiungere una seconda luce che dia direzionalità, puoi usare un'arealight dietro l'angolo di roccia a destra, . . . . Dirigila verso i personaggi, poi se produce ombre troppo nette puoi ingrandirla a piacimento per diffondere le ombre. Attiva il radiosity, mettendo 1 o 2 rimbalzi. Usa Montecarlo e . . . io fossi in te farei più un lavoro sui materiali e sul posizionamento dell'arealight, poi vedi tu. . . .
Paolo

In poche sintetiche frasi hai centrato il problema e indicato la soluzione. Per giungere alle stesse conclusioni, da autodidatta, avrei impiegato (tentativo dopo tentativo, rendering dopo rendering) giorni e giorni (chissà quanti?).

raffaello
11-09-14, 00:04
". . . numero di poligoni e adesione allo stereotipo sono ancora elementi vincenti :cappio: . . . ."



Mai adeguarsi al conformismo, agli stereotipi, al pensiero dominante! Altrimenti che senso ha rifiutare "la critica paludata e salottiera" se si accetta poi di percorrere acriticamente le strade che tutti percorrono, senza la voglia di svoltare al primo angolo e inoltrarsi su sentieri nuovi e sconosciuti per esplorare il mondo?

raffaello
12-09-14, 00:39
. . . numero di poligoni . . ..

Concordo ovviamente con te sul numero dei poligoni e sulla poesia che emanano i lavori di Miyazaki e l'ormai vecchio, piccolo ma delizioso "Luxo Jr." della Pixar.

raffaello
16-09-14, 22:46
Trovo Sculptris di Tomas Pettersson un piccolo grande gioiello con cui è possibile scolpire quasi tutto. Uno dei pochissimi difetti che ha è quello di non saper importare tutti gli oggetti .obj (spesso appare "Too many connections to a vertex (max 24)").
Io ho realizzato con esso tutti gli oggetti che costituiscono l'ambiente (le montagne e le rocce) partendo per ognuno di essi da una sfera. Lavorare con esso è come modellare facimente e in maniera intuitiva la creta.
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Trovo altrettanto potente e flessibile Marvellous Designer, con cui è possibile realizzare qualsiasi abbigliamento per qualsiasi creatura (Avatar).

Ho importato come Avatar il ragazzo già nella sua posa definitiva.
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Attorno a lui ho modellato, pazientemente come un sarto, ciascun pezzo dell'abbigliamento che avevo in mente, li ho sistemati sul fronte e sul retro, li ho "cuciti" lato per lato, poi ho dato il comando "Simulate" e come per magia tutti i pezzi si sono uniti tra loro per dare forma al vestito perfettamente aderente al corpo del personaggio.
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raffaello
16-09-14, 22:49
Ho esportato il vestito in formato obj e l'ho importato in Lightware Modeler.
15357 15358

Nemoid
18-09-14, 19:04
Ecco qui un artista contemporaneo che usa il 3D per fare arte è anche abbastanza interessante. Usa 3d studio max http://www.kimjoon.net/#!bio/c240r

raffaello
24-09-14, 01:51
Ecco qui un artista contemporaneo che usa il 3D per fare arte è anche abbastanza interessante. Usa 3d studio max http://www.kimjoon.net/#!bio/c240r

Di tanto in tanto si trovano bravi artisti, bravi creativi nell'arte digitale che con le loro opere comunicano il loro mondo interiore e suscitano emozioni profonde.
E, come immaginavo, l'arte digitale sta entrando nelle gallerie: all'Artmeet Gallery di Milano per esempio ( http://www.artmeet.eu/ ) è in corso un ciclo di mostre interamente dedicato all'arte visiva digitale, "Unpainted Worlds" ( http://issuu.com/unpainted2014/docs/unpainted_worlds_catalogo/1 ). La maggior parte delle opere presenti sembrano appartenere alla pittura digitale, alla fotomanipolazione anche se alcune potrebbero essere state realizzate in 3D.

raffaello
02-10-14, 02:25
Varie fasi del lavoro nei vari software utilizzati.
Attori prima delle pose definitive
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Prova textures sul mantello
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Studio delle pose
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Paint in 3DCoat
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Per qualsiasi scopo realizzi una immagine 3D, (che tu voglia costruire mondi nuovi e surreali, che tu voglia materializzare creature che popolano la tua fantasia, ecc) mentre la elabori, durante le varie, lunghe e travagliate ma affascinanti fasi di lavorazione vivi momenti di esaltazione perchè hai la sensazione di essere un creatore (con la "c" minuscola comunque :)) e una volta ultimata vivi una sensazione di intima soddisfazione perchè sai che la creatura cui hai dato vita vive per merito tuo!:D

raffaello
16-10-14, 00:45
Ecco qui un altro interessante artista 3D che produce sculture tridimensionali le quali potrebbero essere realizzate benissimo con Lightwave:
http://artboom.info/digital-arts/3d-digital-sculptures-by-adam-martinakis.html

Messiah Studio sta per essere venduto. Si parla che un probabile acquirente possa essere NewTek (anche se temo sia Autodesk). Sarebbe una buona cosa. Messiah Studio è un ottimo software (anche se è pessima la politica di gestione del prodotto verso i clienti) e già lavora bene in comunione con Lightwave.
http://forums.newtek.com/showthread.php?143683-Messiah-Studio-Pro-to-be-Sold-%28-to-Autodesk-%29/page10

raffaello
16-12-14, 21:27
Rieccomi dopo un pò di tempo, assorbito da altri impegni.
Ho cercato di mettere in pratica i suggerimenti avuti.
Prima di mostrare il risultato finale voglio elencare i principali passaggi con i quali sono giunto ad esso.
Premetto che questa è la prima immagine da me realizzata con Lightwave e le strade che ho percorso per giungere ad essa potrebbero essere non del tutto rigorose o ortodosse dato che sono frutto di tentativi del tutto personali, da amatore autoditatta, e non derivano da un severo e approfondito background conoscitivo.
Per prima cosa ho "spento" tutte le luci (senza eliminarle nel caso che poi sia stato necessario in seguito "riaccenderne" qualcuna), ho inserito una Dome rivolta verso il basso e ho piazzato una Area Light, alta e stretta, oltre la montagna a destra.
Ho mantenuto le singole luci sulle rocce fluttuanti nel vuoto (usando spotlights al posto delle Dome) per mettere in evidenza il percorso.
Dopo qualche rendering ho dovuto riaccendere alcune luci perchè l'Area Light non era sufficiente a dare alla composizione tutti gli effetti di luce voluti.
Poi ho lavorato su tutti i materiali azzerando quelli esistenti
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raffaello
16-12-14, 21:34
Ho inserito una LensFlare, una Volumetric Light e la nebbia.
Questo mi ha dato una prima idea dell'ambientazione che volevo perseguire.

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.Dopo questa impostazione sono passato a rivedere i materiali per ogni singolo oggetto . . .

raffaello
19-12-14, 00:39
Per le rocce e le montagne sono andato in giro a fare decine di fotografie di sassi e pietre con varie tessiture al fine poi di poterne scegliere quelle più idonee.
Per la montagna a sinistra ho selezionato in Modeler tutti i poligoni della facciata visibile e ho assegnato loro un nome. Ho scelto poi una foto di una pietra e ho composto con CorelDraw (affiancando i duplicati e sfumandone i bordi al fine di rendere impercettibili le unioni) alcune texture delle stesse dimensioni della facciata della montagna (sia in altezza che larghezza), ho corretto il contrasto, la tonalità e la brillantezza quindi le ho assegnate in Layout come texture (Planar) al lato visibile della montagna.
Ecco la foto originale

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e le texture da essa realizzate:

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raffaello
19-12-14, 00:46
Per la montagna di destra ho seguito lo stesso procedimento con altre foto per realizzare le texture.
Il risultato dopo il rendering è questo:
- senza nebbia. Ho esaltato la luminosità della montagna per cercare di farla meglio percepire . . .

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- . . . con la nebbia:

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Poi sono passato al cavallo e al ragazzo . . .

raffaello
19-12-14, 01:26
Per il cavallo ho modificato la texture in 3DCoat

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e l'ho esportata com UV. Prima di assegnarla in Layout l'ho aperta in CorelPhotoPaint è ho aumentato il contrasto. Questo ha conferito più luminosità al cavallo.
Questa la texture originaria del cavallo:

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Questa la texture per la quale è stato maggiorato il contrasto:

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e il risultato del rendering:

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raffaello
03-01-15, 21:32
Ho importato il modello oby del ragazzo in Sculptris e qui ho dipinto la sua pelle mettendo in risalto con ombreggiature le zone più e meno luminose e poi ho esportato la texture UV.

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Con Fiber FX in Layout ho rimodellato i suoi capelli (e anche quelli del cavallo) per renderli meno rigidi, più casuali.

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E infine le immagini finali . . .

raffaello
06-01-15, 01:11
Questa è la immagine presentata originariamente
15509

raffaello
06-01-15, 01:41
Ho attivato il radiosity: Indirect Bounces 1, Rays Per Evaluation 10, MonteCarlo, con tutte le altre opzioni spente.
Postprocess con CorelPhotoPaint.
Ed ecco le immagini finali

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