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Lavorare come freelance: informazioni - Pagina 2
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Discussione: Lavorare come freelance: informazioni

  1. #11
    Scusate... ma mi sembra che ci sia un pò di confusione sull'argomento.
    Provo a dire la mia dal basso della mia esperienza

    1) P.IVA si/no:
    Dipende dalle tue aspirazioni. Puoi lavorare sotto una certa soglia (adesso non ricordo quale ma può essere 5000) e non devi emettere fattura. Puoi svolgere lavori per ditte o professionisti come collaboratore e neanche lì devi prendere partita iva. Oppure puoi spendere (mi sembra) 150euri e diventare libero professionista.
    Vantaggi/svantaggi: Essere un libero professionista con p.iva richiede un commercialista e ogni anno devi sottostare alla gogna degli studi di settore. Per contro hai un immagine migliore e soprattutto rischi di trovare clienti che non potrebbero averti coe collaboratore (i privati). In generale un professionista è meno "ragazzo che si da da fare" e più "persona a cui affidare delle responsabilità" con i pro e i contro del caso e con tutte le sfumature oggi possibili.

    2) Ritenuta d'acconto si/no:
    Non è una scelta. E' automatica a seconda che tu ti configuri o meno come libero professionista.
    Cioè: il libero professionista HA la R.d.A. in ogni fattura che emette (tranne che verso i privati e gli altri professionisti). Quindi se lavori con ditte la R.d.A la emetti sempre.
    La R.d.A. ha lo svantaggio di essere una scocciatura per il cliente (deve pagare una parte della tua fattura allo stato tramite un modello bancario) e ti da meno liquidità al momento del pagamento (il 20% della tua fattura viene versato direttamente allo stato). Ha il vantaggio di pagarti quasi per intero le tasse ogni anno.

    3) Camera di commercio
    Era obbligatoria l'iscrizione fino a qualche anno fa. Adesso non te ne deve fregare niente

    4) Confcommercio / confartigianato etc etc
    Associazoni di categoria. Possono essere utili in caso di problemi legali/fiscali. In tutti gli altri casi sono solo una tassa annua.
    Non ho comunque una grande esperienza di associazioni per poter dare un giudizio ponderato.

    Considerazioni:
    Non conosco il mondo della collaborazione quindi lascio a chi ne sa più di me. Direi che può andar bene per capire se il lavoro di grafico free lance può andar bene per te.
    Andar bene vuol dire non che ti può piacere... ma che ti può mantenere a livello fiscale.
    Mi spiego: un collaboratore deve fare i conti con un INPS + o - inesistente e vari svantaggiper il futuro.
    Di contro il passaggio a Libero professionista deve essere ben valutato per tutta una serie di balzelli fiscali che si vengono ad avere, senza la garanzia di una posizione INPS adeguata.
    Ah. Per professionista intendo chi, non essendo geometra, ingegnere o architetto, non può entrare dentro un ordine professionale di categoria. Le cose in quel caso sono un pò diverse... almeno lì c'è la garanzia della pensione.
    Altro problema del professionista sono gli studi di settore. Sono tra i più stringenti e prevedono che tu incassi un minimo annuo che poi tanto minimo non è.

    Io son nato libero professionista 10 anni fa. Da quest'anno sono artigiano anche se faccio le stesse cose. Ho un costo fiscale leggermente più alto ma diversi vantaggi in più a regime fiscale e di gestione del lavoro... ma qui si entra in altri argomenti

    Spero di averti aiutato
    Ciao Mirko

  2. #12
    Licantropo Mod L'avatar di davhub
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    Sì, quoto happymilk in quasi tutto. in effetti ci siamo persi in questioni minori, ma la mia esperienza (happymilk.. di che anno sei? il sottoscritto del '74) mi dice che di fatto è così...

    poi c'è da dettagliare... ad esempio.. per chi si può iscrivere all'ordine.. vero che c'è la garnazia della pensione, ma anche dei contributi obbligatori che al confronto quelli dlel'INPS sono cazzabubbole. quindi, come semrpe.. dipende dal giro di affari presunto.
    okkei grazie ancora happymilk
    Davhub
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  3. #13
    Citazione Originariamente Scritto da davhub Visualizza Messaggio
    Sì, quoto happymilk in quasi tutto. in effetti ci siamo persi in questioni minori, ma la mia esperienza (happymilk.. di che anno sei? il sottoscritto del '74) mi dice che di fatto è così...

    poi c'è da dettagliare... ad esempio.. per chi si può iscrivere all'ordine.. vero che c'è la garnazia della pensione, ma anche dei contributi obbligatori che al confronto quelli dlel'INPS sono cazzabubbole. quindi, come semrpe.. dipende dal giro di affari presunto.
    okkei grazie ancora happymilk
    Davhub
    hehehe io un 73 (e c'è poco da ridere... miiii come mi sento vecchio...)

    Per il tuo discorso sugli ordini:
    Secondo me se c'è la possibilità di iscriversi ad un ordine professionale (geometri, architetti, ingegneri) non c'è neanche da pensarci un pò su... perchè se è vero che il contributo è un pò maggiore (un pò però... solo un pò) i vantaggi finali sono considerevoli (da averci una pensione a non avercela... e non è una battuta).
    PS: il professionista non iscritto a nessun ordine carica un 4% verso il cliente su ogni fattura per contributi INPS... poi però paga circa il 18% del fatturato in INPS. Il professiniosta iscritto ad un albo carica un 2% sulla fattura e variabilmente paga una quota annua a seconda del fatturato.
    Ha ragione davhub sul fatto che ad ogni scaglione di fatturato c'è un maggior/minor vantaggio per scegliere una soluzione o un altra... ma io nel pentolone INPS dei generici professinisti non vorrei tornarci...

    ciao

  4. #14
    Licantropo L'avatar di nirvana
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    Ciao e grazie ad happymilk però adesso ho le idee un po piu confuse spero tu non ti offenda, mi spiego anzi cerchiamo di farla un po piu facile.

    Mettimo caso che Io sott. NIRVANA dal piccolo della mia esperienza decido (perche ormai bacato) di intraprendere dopo circa 15 anni di esperinza in tutt'altra attivita, ed un diploma di maturita in istituto tecnico superiore , la fantasmagorica carriera di grafico 3d,freelance ora quali sono i cvilli burocratici ai quali devo adempire?
    se ho ben capito:

    1) senza partita iva, posso "fatturare" o "R.diA." un lavoro eseguito per uno studio grafico o privato o chicchessia per un massimo di 5000 €, e se non erro per non piu di due fatture, professionalita a parte (cioe partendo dal presupposto che io sia ingrato di prendermi o meno responsabilita sul lavoro) .

    In tal caso il mio generico diploma basta per intraprendere questo lavoro?

    2) con partita iva non avrei problemi e limitazione di fatturazione (tranne ovviamente se non voglio farmi svenare con le tasse e usufrirei di tutti quei vantaggi svantagi che implica l'apertura di una partita iva dando un 'immaggine piu professionale?

    cosa intendi per diventare libero professionista spendendo 150 € forse intendevi che con quella somma apri una partita iva , Quindi avere partita iva aperta ti fa essere libero professionista?

    poi non mi sono e chiari questi punti:

    Ritenuta d'acconto si/no:
    Non è una scelta. E' automatica a seconda che tu ti configuri o meno come libero professionista.
    Cioè: il libero professionista HA la R.d.A. in ogni fattura che emette (tranne che verso i privati e gli altri professionisti). Quindi se lavori con ditte la R.d.A la emetti sempre.

    Per professionista intendo chi, non essendo geometra, ingegnere o architetto, non può entrare dentro un ordine professionale di categoria. Le cose in quel caso sono un pò diverse... almeno lì c'è la garanzia della pensione.

    Io son nato libero professionista 10 anni fa. Da quest'anno sono artigiano anche se faccio le stesse cose. Ho un costo fiscale leggermente più alto ma diversi vantaggi in più a regime fiscale e di gestione del lavoro... ma qui si entra in altri argomenti


    quindi da queste tu ultime parole posso dedurre che oltretutto c'è la possibilita di inquadrarsi come artigiano e svolgere lavoro il lavoro di grafico 3d?

    scusate se mi sono un po dilungato ma mi e venuta una confusione bestiale.

    P.S. 71 vi supero entrambe.


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  5. #15
    Licantropo Mod L'avatar di davhub
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    @Happymilk.. Il tuo discorso non fa una grinza, hai ragione, le casse tipo Inarcassa (Architetti) sono senz'altro più stabili (se pensiamo che tempo fa un fondo pensione privato acquistò la ALIAS.. ). Anyway... Chi può farlo è chi ha fatto Ingegneria o architettura o ha il diploma di Geometra (lasciamo stare avvocati commercialisti ecc.) e ha passato con successo l'Esame di Stato.
    E poi.. per quanto durerà, visto che per normativa europea Ordini e Albi sono fuori legge? e dovrebbero essere sostituiti da libere associazioni in libero mercato? (ma qui si va OT)

    In questa community, me incluso, di gente con questi requisiti... insomma se ne trovano, ma non così tanti. per cui.. viene a fagiolo NIrvana

    Tento di chiarire i tuoi dubbi in proposito:
    1) il grafico 3D non ha qualifica stabilita da un curriculum di studi. è una professione recente in perenne evoluzione e non strutturata come le Antiche professioni (nate quando ancora il mondo era molto meno complesso e meno iperspecializzato). Per cui anche un macellaio può farlo (tanto per citare qualcuno che non dovrebbe centrarci nulla con questo mondo), basta cosa?
    Saper fare e vendersi bene. Sulle 2 "fatture" in realtà due ritenute.. ci andrei cauto.. secondo me è l'imponibile totale annuo. SENTI un COMMERCIALISTA.

    2) Esatto. P.IVA è un pò la classica cosa tipo iniziazione: sottostai alla Società e alle sue regole? ti sottoponi a prelievo fiscale pieno? vuol dire che credi in te stesso e quindi hai un certo riconoscimento.. e P.IVA = libero professionista? in prima approssimazione

    sì, puoi essere anche artigiano (ma bisogna vedere cosa si intende per artigiano e happymilk lo sa visto che lo è ) e fare certe cose.
    Tieni conto che, ripeto, come libero professionista, appartieni ad un settore a cui corrisponde un codice. ma la tua attività, può essere quello che vuoi, basta che (ma qui i controlli non li fanno o meglio, li fanno con ragionevolezza) la maggior pate del tuo fatturato lo faccia dentro quell'ambito di riferimento.
    ad esempio: faccio il designer.. progetto un pelapatate (se ne sentiva il bisogno in effetti ) e vengo pagato, ma posso anche occuparmi della progettazione del nastro trasportatore per la macchina di calibratura delle patate, di grafica per le cassette del produttore, dell'insegna dell'ortofrutta sottocasa, e dello spot che lo stesso ortofrutta vuoel realizzare in 3D (Ma quando mai??? )

    todo claro?

    Davhhub

    P.S. hai utilizzato il femminile generico?? "entrambe"
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  6. #16
    Licantropo L'avatar di nirvana
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    OK claro ora che abbiamo fatto il punto e tutto piu claro.

    LOL. errore di battitura
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  7. #17
    Brevissimamente sul discorse dell'artigiano (scusate ma oggi sono un pò incasinatissimissimo )

    Essere artigiano o professionista dipende di solito dal codice iva che scegli quando apri la partita iva. Avere un codice da tipografo ti impone di essere un artigiano, avere codice da archietto ti impone di essere un L.P. (libero professionista) e così via. Tra l'altro la differenza tra un artigiano, un commerciante e un libero professionista è dovuta al tipo di lavoro che uno si trova a fare.
    Mi spiego: un professionista è colui che riceve un compenso per un servizio o un lavoro di concetto. In pratica al professionista si paga il progetto e non la carta su cui questo viene fornito. Questo vuol dire che se al professionista si chiede di preparare una brochure da stampare poi in 10000 copie il professionista non potrà fatturare le 10000 copie della brochure ma soltanto la progettazione della stessa.
    Un artigiano non ha questa limitazione perchè si presume che la sua attività sia invece fortmente imperniata sulla fornitura di beni materiali. Ovvero che se il tuo core business non è la fornitura di beni ma la loro progettazione non potrai essere un artigiano.
    Tra l'altro non è che sei te che decidi se essere artigiano o professionista. E' come ti dicevo legato in larga parte al codice iva della tua attività. E comunque ogni nuova a pertura di attività deve essere autorizzata dall'ufficio iva che può rifiutarti una certa configurazione se ritiene che tu non possieda le caratteristiche minime per poter accedere a quella categoria.ù

    Tutto chiaro? no!... lo sò... è un pò la mia peculiarità di infrenarmi

    ciao

    PS: chiedi pure tutto quello che non ti è chiaro...

  8. #18
    Licantropo L'avatar di nirvana
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    Citazione Originariamente Scritto da happymilk Visualizza Messaggio
    Mi spiego: un professionista è colui che riceve un compenso per un servizio o un lavoro di concetto. In pratica al professionista si paga il progetto e non la carta su cui questo viene fornito. Questo vuol dire che se al professionista si chiede di preparare una brochure da stampare poi in 10000 copie il professionista non potrà fatturare le 10000 copie della brochure ma soltanto la progettazione della stessa.


    Un artigiano non ha questa limitazione perchè si presume che la sua attività sia invece fortmente imperniata sulla fornitura di beni materiali. Ovvero che se il tuo core business non è la fornitura di beni ma la loro progettazione non potrai essere un artigiano.
    Tra l'altro non è che sei te che decidi se essere artigiano o professionista. E' come ti dicevo legato in larga parte al codice iva della tua attività. E comunque ogni nuova a pertura di attività deve essere autorizzata dall'ufficio iva che può rifiutarti una certa configurazione se ritiene che tu non possieda le caratteristiche minime per poter accedere a quella categoria.ù

    Tutto chiaro? no!... lo sò... è un pò la mia peculiarità di infrenarmi

    ciao

    PS: chiedi pure tutto quello che non ti è chiaro...
    Esempio pratico se io sono diplomato geomtra o ho una laurea in architettura , verro pagato per il progetto eseguito. fin qui ci siamo

    ma se io sono un grafico 3d e posso inquadrarmi come artigiano?
    e se e così , vuol dire che oltre per la progettazione nel compenso e incluso anche la stampa? a prescindere dal fatto che i lavori li abbia stampati io ho li abbia mandati a stampare giusto? quindi svolgi la cosa a 360°

    Ma se il professionista fa la stessa cosa ,e un servizio in piu che offre e va comunque pagato.

    Giusto?
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  9. #19
    Citazione Originariamente Scritto da nirvana Visualizza Messaggio
    Esempio pratico se io sono diplomato geomtra o ho una laurea in architettura , verro pagato per il progetto eseguito. fin qui ci siamo

    ma se io sono un grafico 3d e posso inquadrarmi come artigiano?
    e se e così , vuol dire che oltre per la progettazione nel compenso e incluso anche la stampa? a prescindere dal fatto che i lavori li abbia stampati io ho li abbia mandati a stampare giusto? quindi svolgi la cosa a 360°

    Ma se il professionista fa la stessa cosa ,e un servizio in piu che offre e va comunque pagato.

    Giusto?
    Se vuoi inquadrarti come artigiano devi partire dal presupposto che per te la fornitura di stampe (o altri beni materiali) sarà lo scopo principipe della tua attività. Per esempio dire che produrrai delle stampe senza avere una attrezzatura per farle (stampante o plotter, taglierina etc) non risulterà verosimile e quindi non sarà accettato.

    Per essere ancora più sintetici:

    -Professionista: lavora di cervello. Vende solo ed esclusivamente opere di intelletto (grafica, servizio fotografico, progetto etc)
    -Artigiano: produce beni materiali. Esempio classico il tipografo che produce e vende stampe (anche lì c'è una parte relativa magari all'impaginazione, ma è minore rispetto all'incidenza del bene materiale che viene prodotto)
    -Commerciante: Vende beni prodotti da altri. Il classico negoziante è un esempio che calza

    Quindi come ti dicevo sarà il tuo lavoro ad indicarti quale può essere per te la configurazione migliore.
    Vuoi fare grafica 3d? sei un professionista. Vorresti vendere anche delle stampe insieme alla grafica? se sono poche puoi "celarle" tra le voci della fattura... se sono molte (parlo in percentuale di fatturato) forse sei più un artigiano/commerciante (lì è da vedere se le stampe te le puoi fare da te o se esclusivamente le rivendi).

    In definitiva parla con un commercialista e spiegagli tutto quello che vuoi fare o che vorresti fare. Fatti consigliare da lui su come fare per ottimizzare spese e rendimenti. Parlare di essere un artigiano o un professionista adesso è un pò come parlare del sesso degli angeli se poi alla fine sei ancora in dubbio se prendere o meno la partita iva.

    Tra l'altro se adesso ti configuri in un modo nessuno ti vieta di cambiare dopo un pò di tempo, quando avrai sperimentato le tue idee e le tue aspirazioni. Quindi non ti preoccupare troppo... cerca di partire col piede giusto... ma se ti accorgi che era meglio partire in un altro modo nulla ti vieta di cambiare.

    Ciao
    Mirko

  10. #20
    Lupo Guercio L'avatar di Athmosfera
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    ciao, personalmente ho una partita iva come libero professionista sotto la voce "attività tecniche svolte da disegnatori", non è necessaria l'iscrizione alla camera di commercio e la sua apertura non mi è costata niente, ha l'inconveniente della ritenuta d'acconto ma se sei inquadrato come libero professionista paghi l'inps in percentuale al tuo reddito, in tutti gli altri casi invece c'è un fisso inps da pagare annuo che è 2600 euro circa annui (anche se fatturi zero), ci si dimentica spesso dell'inps invece non è spesa da poco...
    io con questa soluzione mi sono trovata bene

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