Scusate... ma mi sembra che ci sia un pò di confusione sull'argomento.
Provo a dire la mia dal basso della mia esperienza
1) P.IVA si/no:
Dipende dalle tue aspirazioni. Puoi lavorare sotto una certa soglia (adesso non ricordo quale ma può essere 5000) e non devi emettere fattura. Puoi svolgere lavori per ditte o professionisti come collaboratore e neanche lì devi prendere partita iva. Oppure puoi spendere (mi sembra) 150euri e diventare libero professionista.
Vantaggi/svantaggi: Essere un libero professionista con p.iva richiede un commercialista e ogni anno devi sottostare alla gogna degli studi di settore. Per contro hai un immagine migliore e soprattutto rischi di trovare clienti che non potrebbero averti coe collaboratore (i privati). In generale un professionista è meno "ragazzo che si da da fare" e più "persona a cui affidare delle responsabilità" con i pro e i contro del caso e con tutte le sfumature oggi possibili.
2) Ritenuta d'acconto si/no:
Non è una scelta. E' automatica a seconda che tu ti configuri o meno come libero professionista.
Cioè: il libero professionista HA la R.d.A. in ogni fattura che emette (tranne che verso i privati e gli altri professionisti). Quindi se lavori con ditte la R.d.A la emetti sempre.
La R.d.A. ha lo svantaggio di essere una scocciatura per il cliente (deve pagare una parte della tua fattura allo stato tramite un modello bancario) e ti da meno liquidità al momento del pagamento (il 20% della tua fattura viene versato direttamente allo stato). Ha il vantaggio di pagarti quasi per intero le tasse ogni anno.
3) Camera di commercio
Era obbligatoria l'iscrizione fino a qualche anno fa. Adesso non te ne deve fregare niente
4) Confcommercio / confartigianato etc etc
Associazoni di categoria. Possono essere utili in caso di problemi legali/fiscali. In tutti gli altri casi sono solo una tassa annua.
Non ho comunque una grande esperienza di associazioni per poter dare un giudizio ponderato.
Considerazioni:
Non conosco il mondo della collaborazione quindi lascio a chi ne sa più di me. Direi che può andar bene per capire se il lavoro di grafico free lance può andar bene per te.
Andar bene vuol dire non che ti può piacere... ma che ti può mantenere a livello fiscale.
Mi spiego: un collaboratore deve fare i conti con un INPS + o - inesistente e vari svantaggiper il futuro.
Di contro il passaggio a Libero professionista deve essere ben valutato per tutta una serie di balzelli fiscali che si vengono ad avere, senza la garanzia di una posizione INPS adeguata.
Ah. Per professionista intendo chi, non essendo geometra, ingegnere o architetto, non può entrare dentro un ordine professionale di categoria. Le cose in quel caso sono un pò diverse... almeno lì c'è la garanzia della pensione.
Altro problema del professionista sono gli studi di settore. Sono tra i più stringenti e prevedono che tu incassi un minimo annuo che poi tanto minimo non è.
Io son nato libero professionista 10 anni fa. Da quest'anno sono artigiano anche se faccio le stesse cose. Ho un costo fiscale leggermente più alto ma diversi vantaggi in più a regime fiscale e di gestione del lavoro... ma qui si entra in altri argomenti
Spero di averti aiutato
Ciao Mirko
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