ho seguito le evoluzioni di questo lavoro ed ora ti dico cosa trovo non vada nelle tue immagini.
se il tuo obiettivo è il raggiungimento del fotorealismo, rassegnati: il radiosity è d'obbligo. è difficilissimo raggiungerlo senza, c'è bisogno di uno studio dell'illuminazione complicato e pieno di prove e tentativi (almeno di più che usare il radiosity, il quale semplifica il compito). l'alternativa, al limite, è usare qualche shader di occlusion.. ma il radiosity è meglio in termini di risultato (meno in termini di tempi di resa.. )
poi, considerazione sulle superfici: sono piatte. come movimentarle? di solito si possono usare delle mappe sul livello di specularità e di glossiness, in modo da far interagire la riflessione delle luci in modo diverso sulla stessa superficie. inoltre, potrebbe essere utile (ma attenzione a non esagerare..) l'utilizzo del bump, o del normal mapping.. ma credo che il parametro più utile e trascurato sia la riflessione. praticamente tutti i materiali riflettono l'ambiente circostante, alcuni in modo impercettibile, altri in modo più marcato. ma soprattutto, riflettono in modo diverso a seconda dell'angolo di incidenza cui si trovano rispetto al punto di vista. come dice sempre Vass: usate il gradiente basato sull'angolo di incidenza nel canale della riflessione!! successivamente, ricordatevi di attivare il raytracing delle riflessioni, o in alternativa mettete una mappa globale.. ma i risultati non sono garantiti.
incominciamo a mettere a posto queste cose.. il resto lo si corregge per strada.
vash
love&peace
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