Quando modellai il putanun non avevo le idee troppo chiare su cosa volevo ottenere, e in parallelo modellai anche una donna un tantino più proporzionata.
Nel poco tempo libero che mi è rimasto ho rifinito il modello dell'epoca inserendo il 5° dito alle mani (deformazione cartoonesca quella della 4 dita), modellando i piedi ex novo, e rifacendo il volto partendo da uno che avevo preparato per un'altra immagine.
Stavolta però le idee chiare ce l'ho, anzi le ho pure romanzate:
Ricordo quella notte d'inverno come fosse ieri. Il rumore della pioggia battente era interrotto solo dal bagnato scorrere degli pneumatici di pochi ritardatari. Unico mio compagnia il ritmato calpestio del selciato mentre, non curante del fatto che sono ormai fradicio, mi appresto ad allungare il passo con la vana speranza di riuscire a distanziare quel principio di raffreddore che mi formicola nel naso. Uno sternuto improvviso mi riporta alla realtà. Mentre inelegantemente tiro su con il naso mi rendo conto che un secondo respiro fa da eco al mio. Di nuovo. Improvvisamente i sensi si acutizzano e mentre lungo la schiena un brivido freddo si fa sempre più presente si ripete quell'insolito fenomeno che mi incuriosisce fin da bambino. Il mondo sembra fermarsi in certe occasioni, il mio cervello passa in rassegna le migliaia di frequenze che arrivano dall'orecchio isolando quel respiro lento e affannato che da pochi istanti accompagna il mio. Cerco di convincere il mio cuore a battere più lentamente, passo in rassegna il film che è registrato nella mia memoria, ma proprio non riesco a vedere niente che possa generare quel verso nel vicolo che ho da poco attraversato, infine comincio a voltarmi finchè non la vedo.
Un'ombra nella notte, qualcosa di vagamente felino nelle movenze, paradossalmente penso all'ultimo documetario che ho visto in televisione la sera prima, poi un lampo mette a fuoco la belva.
Un corpo bagnato curvo sulla strada, avvolto da una specie di sudario che ne lascia trasparire le forme, bocca e volto coperti di sangue, e gli occhi... 2 diamanti brillanti che mi fissano insistenti. Ci vuole qualche istante perchè faccia caso a quella cosa che si muove sinuosa. Una coda? Seguo quasi ipnotizzato la danza di forme morbide e a modo loro sensuali che comincia di lì a poco. Mi rendo conto che la distanza tra noi si sta accoricando solo quando le mie spalle avvertono il solido contatto di un muro. Un lampo, un balzo...
...E poi mi sveglio tutto sudato.
A parte questa infima emulazione di Stephen King, vorrei qualche idea su come poter realizzare un manto tipo cotone bagnato che stia appiccicato alla pelle nel miglior stile "magliette bagnate" di Miami Beach.
Per questi test mi sono limitato ad utilizzare lo shader fast skin con illuminazione globale tipo skydome.
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