Nella mente di M.C. Escher

[Lab2]

Salutonzi a tutti quanti!!!
Di seguito, vari tentativi di simulare le strepitose opere create da quel genietto di M.C. Escher. Ovviamente il gioco funziona solamente da un unico punto di vista e con prospettiva azzerata! ...giusto qualche toccatina in photoshop per sistemare qualche ombra "troppo realistica"!

CiauZ

[g4dual]

mo ci spieghi anche come hai fatto

[nirvana]

bei lavori, effettivamente mi chiedevo la stessa cosa come hai fatto a farli?
Ma mi ripeto, sei sicuro che sei entratu tu nella sua mente?

Ciao
Angelo

[CROMO3D]

bei lavori, lwita si pregia di avere il primo Esher digitale , si spiegaci come hai fatto

[skyler]

Certo che poter utilizzare software 3D e LWCAD in questo tipo di schemi è molto divertente. Il motivo ricorsivo e l'intersecarsi dei percorsi con strutture simili, ma con direzioni diverse, è da provare..senza esagerare altrimenti si va fuori di testa....

Ne abbiamo le prove....

M.C. Escher ha lavorato molto negli anni e c'è materiale su cui esercitarsi ed evolversi in proprio..
Da provare.

[Adry76]

Tutte bellissime davvero, la prima poi mi sta facendo impazzire
Ho sempre amato e odiato (nel senso buono perchè ti chiedi sempre dove sta "l'inghippo") questi disegni, quindi rivederli made in LW è una gioia per me!

Complimentoni!

[LAV]

WIRES!
Complimenti. Io ci ho provato un paio di volte ma non sono venuto a capo di nulla!

[Galvo]

Complimenti, davvero ben fatti!
Ora però vogliamo i wires!

[Lab2]

Ehi, che entusiasmo! Grazie mille!!!

Alla fin dei conti il trucco è molto semplice... si tratta solamente di una sovrapposizione degli oggetti in prospettiva isometrica.
La camera a 45° rispetto gli assi dell'oggetto permette di dar l'idea che una "colonna" posizionata sul fondo vada a coincidere con la "colonna" posizionata sul fronte e dar l'idea che siano sullo stesso piano, ingannando l'occhio; in realtà i due pezzi son distanti tra loro, ma la mancanza di distorsione prospettica non permette di capirne le distanze.
Stesso discorso vale per la terza immagine, dove le scale si "infilano" tutte sulla stessa verticale, conferendo l'idea sbagliata del loro posizionamento spaziale.
L'unico problema che risalta in una costruzione di questo tipo fatta con un software 3D è la "caduta" delle ombre, che ovviamente è fisicamente corretta e tende a rivelare il trucco della composizione. Perciò bisogna creare degli oggetti invisibili all'occhio ma che proiettino le ombre che vadano a sopperire la mancanza di quelle "reali".

Per comprendere meglio il concetto, piuttosto che mostrarvi i wire vi posto le stesse scene colte da un punto di vista differente.... la magia scompare in un attimo

[LAV]

Bravo! Il 3d è, intrinsecamente, illusione.
Continua così