Lavorare in proprio è difficile, inutile girarci intorno, ma c'è di peggio.
Ho lavorato 10 anni come grafico in una ditta che realizza pubblicità in grande formato (cartelloni, banner, insegne, decorazione di automezzi...), con un contratto ghigliottina; con la mia partita IVA ero inquadrato come collaboratore esterno (quindi senza ferie pagate, contributi INPS, malattia, assicurazione, tredicesima o TFR) ma a tutti gli effetti venivo trattato come un dipendente, e da dipendente ero tenuto a comportarmi.
In 10 anni nessun aumento di paga (e nel frattempo era subentrato l'amato Euro) e condizioni di lavoro sempre peggiori, sempre col fiato sul collo e quella perenne, vaga, ineffabile minaccia nel tono del titolare che sembrava dire: "riga dritto e tieni la testa bassa perché di grafici il mondo è pieno e tu non hai tutele di nessun tipo".

Mi sono stufato.

Nel giro di tre mesi ho deciso di mettermi in proprio. Adesso lavoro soprattutto col DTP, il 3D è solo visualizzazione architettonica e con la crisi dell'edilizia il lavoro è calato in modo preoccupante. Ma non mi va poi così male.

Forse da "dipendente" guadagnavo un po' di più e non dovevo preoccuparmi di chiedere continuamente i soldi a clienti che non vogliono pagare, ma alla mattina non mi sveglio più con quel vago senso di nausea causato dall'ansia, sorrido di più, vedo mio figlio crescere giorno per giorno, passo più tempo con mia moglie e mi sento libero, padrone di me stesso, e quando finisce la giornata so che non devo ringraziare nessuno per ciò che ho ricevuto.