E' vero, esiste già una produzione artistica notevole e di ottimo livello. Tuttavia mi sembra che l'Arte con la A maiuscola (di cui parlavo sopra) nel mondo 3D sia ancora alle prime armi e in cerca di una sua strada originale da percorrere. Questo per vari motivi:
- gli artisti che si avvicinano al mondo tridimensionale lo fanno perchè affascinati dalle bellissime cose che esso permette di realizzare (mondi virtuali fantastici, film, effetti speciali, ecc.), tutte cose che senzaltro appartengono al mondo dell'arte, ma un tipo di un'arte per cosi dire applicata, al servizio cioè di un altro prodotto: il cinema. la televisione, la pubblicità, ecc.

- anche nell'arte 3D è in agguato il pericolo che esiste in tutte le arti: il Manierismo, il fenomeno cioè di ripetere, copiare e replicare all'infinito immagini o prodotti di successo e che si sono imposti all'attenzione generale. Nel caso particolare del mondo 3D si vedono per esempio replicati all'infinito immagini di mostri, demoni, robot, astronavi, ecc.
Questo fenomeno imitativo ostacola la creatività, la esplorazione di nuove strade e la realizzazione di prodotti originali.

- quelli che utilizzano gli strumenti 3d per cercare di realizzare "Opere d'Arte" "pure", lo fanno ancora cercando di imitare le Arti tradizionali. Per esempio, le sculture realizzate in ZBrush possono essere, e sono, bellissime, ma una volta materializzate con le stampanti 3D sono un tipo di arte che poptrebbe essere realizzato anche con il marmo e lo scalpello (o il bronzo fuso in una forma). Uno dei vantaggi di utilizzare ZBrush è quello di poter modificare all'infinito la forma dell'oggetto scolpito (mi resta difficile immaginare di poterlo fare altrettanto facilmente con un blocco di marmo), di sperimentare quindi varie soluzioni ed anche di concepire forme complesse (derivate anche da algoritmi matematici, ecc) difficilmente realizzabili a mano.
Comunque resta sempre un'arte tradizionale realizzata con un nuovo strumento.
Spesso si assiste anche alla riproduzione tridimensionale di opere d'arte famose (un esempio, la riproduzione tridimensionale di un quadro di Vermeer, è raffigurato nel numero 3 di LightWave3D magazine) con ciò dimostrando ancora una volta la dipendenza dall'arte tradizionale così come si è sviluppata finora durante la storia dell'uomo.
Credo che anche questa strada sia necessario percorrere. E' il mezzo per prendere coscienza dei nuovi strumenti, per familiarizzare con essi, prima di avventurarsi verso nuovi orizzonti espressivi, propri solo del mondo 3D.

- non so quanti siano gli artisti che aspirano ad un'arte "pura" e che intrapprendono la strada difficile di imparare la tecnica 3D per cercare nuovi mezzi di espressione. Certamente pochi, e questo per vari motivi:
a) - la fase di apprendimento degli strumenti 3D è faticosa e lunga
b) - l'arte moderna generalmente non prevede più per l'artista un iter lungo e faticoso di apprendimento delle tecniche da utilizzare.
Nell'antichità, per esempio, gli aspiranti artisti iniziavano fin da ragazzi a frequentare le botteghe dei Maestri. Lì apprendevano gradualmente i segreti del mestiere per lunghi anni, le tecniche del colore, studiavano l'anatomia umana e i segreti della prospettiva (da Paolo Uccello in poi), aiutavano il Maestro nelle mansioni più umili e poi piano piano, mano a mano che progredivano nella conoscenza del mestiere, in mansioni più impegnative.
Nell'arte moderna infatti molto spesso non è più necessario saper disegnare, è importante con le proprie opere invece meravigliare, colpire l'attenzione, scandalizzare anche, e per fare questo non sempre serve la tecnica, aver fatto un lungo tirocinio (per esempio, non sembra infatti necessaria molta tecnica nel realizzare la famosa opera d'arte (?)" Merd. . . d'artista" del 1951 di Piero Manzoni, una delle protagoniste della rivoluzione dell'arte - http://www.pieromanzoni.org/index_it.htm).
Con queste premesse si comprende come gli artisti siano diventati non solo ostili alla tecnica ma anche pigri e non propensi nell'applicarsi per acquisirne i segreti, non più ritenuta necessaria compagna dell'inventiva.
Questo non favorisce l'approccio alla tecnica 3D, per acquisire la conoscenza della quale è necessario fatica e perseveranza.

Bene quindi il 3D come nuovo mezzo di rappresentazione dell'arte tradizionale (il genere più appropiato agli strumenti 3D sembra essere quello realista, iperrealista e la scultura), ma probabilmente il 3D potrebbe essere anche un mezzo di rappresentazione di una NUOVA arte.
(esempio di immagine iperrealista)
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Infatti il 3D possiede strumenti che le altre Arti non hanno: la possibilità di poter utilizzare contemporaneamente un ambiente 3D, i suoni, gli effetti speciali, il movimento, ecc. per trasmettere, con i messaggi propri di ciascun artista, emozioni visive e fisiche; la possibilità di creare prodotti da poter essere goduti non su un piedistallo o su una parete ma come ologrammi; la possibilità di interagire con lo spettatore, ecc.

(Ringrazio Lino Grandi per le bellissime cose, utilissime e fondamentali per tutti noi, che ha fatto e che farà)