Premessa: il post è lungo, non lapidatemi.

Sono daccordo che la pirateria non possa essere combattuta, perchè se un codice può essere eseguito allora può anche essere crackato.
E i pirati esisteranno sempre.
Lavoro in proprio in questo settore da circa dieci anni e sono arrivato alla conclusione che il problema non è il ragazzino che si svende per 50€, ma il cliente medio che contratta sempre e che dice che i prezzi sono alti. Salendo di fascia il problema scompare quasi del tutto.

Se, ad esempio, mettessi in vendita queste due automobili:

- Fiat Panda 4000 km superaccessoriata € 50.000,00
- Mercedes Classe A 4000 km occasione € 1.500,00.

Come reagireste a questi prezzi?
Secondo me il prezzo di un lavoro è determinato anche dal contesto in cui viene presentato, qualità a aparte.
Anche tra di noi addetti ai lavori c'è questo tipo di percezione.
Distinguiamo sempre tra produzioni normali e "produzioni grosse".
Ma a parte il budget cosa le differenzia realmente?
Ci lasciamo influenzare da elementi che spesso sono fumo negli occhi e che prescindono l'aspetto tecnico o artistico. Mi vengono in mente, ad esempio, quei forum dove si parla solo di produzioni di un "certo tipo" o dove se non usi Maya o Shake allora sei un dilettante. E' una questione di percezione e di capacità di pensare autonomamente.

Perchè il "cliente grosso" preferisce lo "studio grosso"?
Per esperienza so che il "cliente grosso" si affida allo studio del quale già riconosce un valore a prescindere. Indipendentemente dal lavoro da realizzare. Magari per la reputazione dello studio o perhè ha già realizzato determinati lavori.
Il cliente sa quindi di dover pagare solo per quel valore riconosciuto e non per il lavoro nella fattispecie. Lavoro che comunque verrà prodotto da quello studio e che quindi avrà un suo "valore instrinseco" già solo per il fatto di essere stato prodotto dallo studio in questione. E in questo caso i costi materiali di realizzazione saranno percepiti addirittura come "necessari".

Allora è chiaro che il problema dei prezzi si pone solamente per i clienti medi o occasionali.
Il mio approccio è semplice; dando per scontato di fare un prezzo proporzionato ma non da svendita, se il cliente storcerà il naso, potrebbe farlo solo per due motivi: o non è in grado di sostenere una tale spesa o implicitamente non ci riconosce un tale valore.
Se è realmente il primo caso, e si vede subito, ci si mette sempre daccordo e si trova una soluzione, magari con pagamenti dilazionati.
Ma nel secondo caso è meglio perdere il cliente e non scendere a compromessi. Sono sempre grane.
L'unico caso dove personalmente concepisco lavori sottopagati è quando il lavoro stesso è un investimento reale e concreto per il futuro.

Discorso simile vale anche per quelle aziende che sottopagano gli stipendi ai grafici dipendenti.
Accettare ad esempio 700-800€ al mese per creare prodotti che valgono 4 volte tanto, per far crescere solo l'azienda per la quale si lavora equivale a svendersi. Certo si fa esperienza e curriculum. Ma il nostro è un lavoro altamente specializzato. Tanto vale andare a fare il segretario da qualche parte o il fattorino, Lavori rispettabilissimi che non richiedono lo stesso livello di competenza o di professionalità, e non ti mettono sottopressione con scadenze e resposabilità.
Purtroppo capita che giovani grafici alle prime armi accettino questa condizione. Per un ragazzo di 20anni che vive ancora con i suoi, prendere qualche centinaio di euro solo per "smanettare" al computer potrà sembrare la manna dal cielo, poi però si rimane invischiati.