http://www.cgchannel.com/news/viewfe...sp?newsid=4346
Questo sopra è in link molto interessante con i video dell'evento Luxology del 2 agosto 2005, all'interno del Siggraph dello stesso anno.
C'è in pratica la presentazione di ciò che è negli intenti della software house.
Il video più interessante è sicuramente il quarto, dove mostra la capacità di Modo già allora di poter supportare quantomeno il fattore "tempo", lo stesso Peebler (relatore in questo evento) svela che in realtà il core di Modo (NEXUS) è in sintesi basato su due "entità" gli ITEMS e la TIMELINE, quindi potenzialmente ogni parametro può essere animato.
Dopo aver visionato i video, si comprenderà anche il ritardo che hanno accumulato (si parlava di una versione Linux e di rendering distribuito con licenze di Nodi illimitate più o meno come accade per LW, entro il 2006), ma al contempo si avrà la sensazione che hanno piuttosto chiari gli obbiettivi da centrare.
Modo è un software atipico in quanto coraggiosamente ( o con incoscienza?) è stato messò sul mercato ancora che era un "uovo", e sono gli utenti a covarlo insieme agli sviluppatori che lo fanno crescere.
Se l'uovo sia d'aquila o di gallina è prematuro dirlo, anche se l'impressione è che sia buona la prima.
Leggevo sul forum Luxology un bellissimo treadh che confrontava le caratteristiche del rendering di MODO202 con gli altri motori presenti sul mercato (Vray e maxxwel, ma anche mentalray e brazil), metteva in evidenza mancanze e desideri dell'utente con esempi esplicativi eccellenti.
Per niente scomposto, Allen Hasting è intervenuto con una chiarezza e una semplicità che mi ha lasciato quasi incredulo, affermando che bhè sì, le caustiche sono supportate senza molte possibilità, benchè durante la beta della 201 ci fosse in sperimentazione un pannello dedicato, il loro supporto, è stato freezato per concentrare le risorse su caratteristiche definite più prioritarie, ma che adesso si stà lavorando per implementare caustiche con caratteristiche equivalenti agli altri motori.
Al contrario di quello che qualcuno suppone, io credo che questo tipo di approccio, riveli una sicurezza nel proprio impianto software di sviluppo, nel proprio lavoro che lascia una certa tranquillità all'utenza.
Per i paragoni con Maya, direi che le proporzioni tra le due Aziende dicano più di molte parole.
Concordo con chi diceva che il target Luxology è la porzione di mercato un tempo (?) occupata da Lightwave, piccole e medie aziende, strizzando l'occhio a dei segmenti di pipeline di produzioni un pò più grandi (cosa che già accade).
Pengo
Segnalibri