Bene, bene, ...ho suggerito io l'apertura del topic a Nico, ragion per cui vi tocca ascoltare anche la mia
Ora sono al lavoro per cui mi riservo di dare una risposta più esauriente al rientro. Una cosa però la vorrei anticipare. E' vero che sistono differenze anche notevoli fra i vari Sw3D (e la loro filosofia d'uso), ma è anche vero che, anche se in misura diversa, il nostro bagaglio di cultura fotografica può influire comunque non poco nei risultati. L'adozione di algoritmi che si avvicinino il più possibile alla realtà permette all'utente di concentrarsi più sull'aspetto fotografico e meno su quello tecnico della programmazione dell'algoritmo di calcolo, ma alla fine poi le cose a cui star attenti sono abbastanza simili, anche se le strade per giungervi sono diverse e più o meno tortuose.
Ma anche un Sw "facile", come molti giudicano MWR, può esser ingannevole, perchè oltre a qualche competenza in campo fotografico, con questo Sw torna utile anche un'infarinatura in campo fisico. Esempio:
...da prove fatte effettuate con una Cornell Box e una scena reale ed una virtuale, (che forse ricorderai, l'ho inserita anche nel "tomo" che hai acquistato ), si è avuto conferma che le differenze con la realtà sono davvero poche e che i valori in Watt sono estremamente attendibili, l'importante è mettersi nelle stesse condizioni di ripresa.
Assodato ciò, i problemi se non si ha l'illuminazione sperata possono essere altri, ma mi spiego meglio. Dire "100W" parlando d'una lampadina di per se non è dire molto... dalla formula da cui si ricava il valore del flusso luminoso emesso infatti, si evince che questo è anche funzione dell' "efficenza" (valore "efficacy" in MWR) dell'illuminatore, che è appunto espresso in Lumen/Watt (dove il "lumen" esprime il flusso luminoso). Per fare un'esempio pratico, forse molti di voi si son resi conto del significato di questo termine con le recenti lampade a basso consumo, dall'efficenza davvero notevole... ci sono elementi che pur consumando ad es. solo 15W forniscono un flusso luminoso pari ad una vecchia lampadina da 75W. La maggioranza dei produttori di lampade ha una tabella con i valori costruttivi dei propri prodotti dove attingere a questo valore, se si vuol ottenere un'illluminazione attendibile sapendo cosa verrà montato.
Altro parametro discriminante è il fattore di scala, spesso trascurato. In SW come MWR avere un rapporto di scala corretto è fondamentale, altrimenti il rischio è di cercare di illuminare ambienti delle dimensioni d'un campo di calcio con una lampada da 100W. Questi sono solo esempi per dire che simulare la realtà non è semplice e comporta un'attenta analisi della realtà stessa.
A stasera.
F.
P.S.
...una curiosity: ...ma siamo sicuri che questo sia il "posto giusto" per questo topic?
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