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Calcolatore prezzi fotografi professionisti: uno spunto?
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Discussione: Calcolatore prezzi fotografi professionisti: uno spunto?

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  1. #1

    Calcolatore prezzi fotografi professionisti: uno spunto?

    Mi sono imbattuto in questo sito

    http://www.fotografi.tv/

    Dove, sul menù di sinistra, è presente la voce "tariffario".
    Accedendo alla sezione (serve una registrazione gratuita) c'è la possibilità di calcolare un lavoro sia come fornitori del servizio che come utenti.

    E' vero che gli aspetti lavorativi di un fotografo son ben diversi rispetto a quelli di un grafico 3d, ma forse una lettura dei loro metodi di computazione potrebbe rivelarsi utile anche per il nostro lavoro.

    Saluti a tutti

    Mirko

  2. #2
    Non ho molto tempo, ma ho dato una rapida scorsa al PDF. Davvero molto interessante.
    Appena possso vedo anche il calcolatore.
    Luci e onde del belpaese - LWITA.com
    CALCOLATORE STILL by htsoft - FEEDBACK Calcolatore still

  3. #3
    Lupo Guercio L'avatar di htsoft
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    Avvisato dal buon Michele su questa discussione mi sono fiondato sul sito segnalato da HappyMilk.

    Inserendo parametri medi con una media disponibilità di sconto è risultato che per uno scatto fotografico dovrei percepire tra i 65 ed i 130 euro... Azzo!

    Ho trovato molto interessante la guida che spiega i parametri. Questi ultimi, infatti, sono molto descrittivi, quindi non entrano nel dettaglio tecnico (e mi riferisco al lato fotografo non quello cliente). Alcuni paragoni sono fattibili con il calcolatore, altri invece (d'altronde il mestiere è differente) sono assolutamente non sovrapponibili.

    Emergono però diversi fattori utili:
    1) Le tariffe variano in base all'esperienza principalmente ed i parametri oggettivi di valutazione sono pochi (d'altronde in una foto i parametri sono solo il gusto di chi scatta e la creatività, ma sono parametri strettamente personali).
    2) Le spiegazioni del PDF sono invece fonti di spunto notevole. Spiegano come si è arrivati a determinate scelte e ritengo che, per il calcolatore ed i prodotti derivati dovrò assolutamente scrivere un documento del genere, soprattutto così dettagliato.
    3) Si parla di associazione di categoria. In effetti in Italia non esiste, per chi lavora nel campo del 3D, nulla del genere (esistono le associazioni/albi degli architetti e degli ingegneri, ma hanno target diversi). A questo punto direi che forse, se si è interessati, si potrebbe partire proprio da questo, ovvero la definizione/creazione di un'associazione per tutti gli operatori del settore.

    A voi la palla.
    Ho fatto l'amore con Control, domani provo Caps-Lock

    Il mio blog: http://vitain3d.blogspot.com

    Roberto S.

  4. #4
    Si era già molto parlato di una eventuale creazione di una associazione di categoria, e mi sembra di ricordare che si tratta di un'arma a doppio taglio ... non so se vi ricordate le discussioni

  5. #5
    Lupo Guercio L'avatar di htsoft
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    Citazione Originariamente Scritto da g4dual Visualizza Messaggio
    Si era già molto parlato di una eventuale creazione di una associazione di categoria, e mi sembra di ricordare che si tratta di un'arma a doppio taglio ... non so se vi ricordate le discussioni
    Ciao,
    si qualsiasi associazione è un'arma a doppio taglio. Ma dubito che in Italia esista una forma legale associativa che non lo sia.
    D'altronde la costituzione di un organismo ufficiale ti permette di contrattualizzare e di definire una serie di paletti sia con lo stato che con i clienti.
    Esistono vie intermedie, legali, ma meno ufficiali. E' possibile creare un accordo tra coloro che operano nel settore ad attenersi a certe regole, ma in questo caso sono regole che valgono esclusivamente internamente e non altrove.
    In ogni caso il problema più grande è la possibilità di costituire una vera collaborazione tra gli iscritti, senza questa, alla fine, qualunque discussione sarebbe sterile.
    Tra i miei clienti ho un commercialista che è amministratore delegato per diverse grandi aziende (anche all'estero) e più volte mi ha accennato al discorso dell'associazione. Non sono mai entrato in dettaglio, ma al di là di tutto per parlarne con un fondo comune credo che bisognerebbe prima documentarsi sulle necessità sugli obbiettivi e sui vantaggi/svantaggi con dei legali (notate il plurale) e dei commercialisti.
    Se avete già questi riferimenti mi farebbe piacere che li esponeste. Io sono a digiuno in merito.

    P.S. Se esiste un'associazione di categoria dei fotografi, così come tante altre, ritengo, imho, che forse la parte vantaggiosa sia decisamente interessante rispetto a quella svantaggiosa...
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    Roberto S.

  6. #6
    @ htsoft:
    Temo che il nostro ambito (grafica 3d) sia da una parte carente di figure professionali (cioè quelli che si iscriverebbero ad un associazione) mentre da un altro punto di vista è assoggettabile (come professione) al grafico pubblicitario o al fotografo per cui esistono decine di associazioni.
    Quindi se un grafico 3d non si è già iscritto ad un associazione di categoria (che seppur in maniera generica comprende anche la sua figura) dubito che abbia voglia di iscriversi, partecipare (farsi il mazzo) per un associazione appena nata, piccola e carente di peso "politico".

    Io credo che se vogliamo "tutelarci" (che poi è tutto dire) la cosa migliore è capire quale associazione già esistente ha studiato (o sta pensando di farlo) la casistica del grafico 3d (sempre che ne serva una: non vorrei che s'arrivasse a dover creare la branchia di chi dipinge con le tempere e di chi invece usa i carboncini).

    Fatta la premessa relativa all'associazione mi premeva focalizzare un altro aspetto che mi è balzato all'occhio vedendo il loro calcolatore.
    Cioè che lì il prezzo è molto più empirico e scaturisce da poche valutazioni.
    Ecco, secondo me, uno strumento generico come quello che è il calcolatore dovrebbe richiedere pochi input per dare un idea di prezzo (o meglio: un range).
    Quando io ho fatto una prova di calcolo m'è venuto fuori un prezzo tra i 270 e i 420 euro a foto che tenuto conto della relativa maggior semplicità (qui i fotografi m'ammazzeranno) rispetto al nostro processo dovrebbe non discostarsi troppo da quello che è un giusto ricavo.

    L'altra cosa che mi è piaciuta molto è che il calcolatore può essere usato anche da un utente (il cliente nostro) per capire quanto dovrebbe costargli un lavoro fatto in un certo modo.
    Ecco secondo me questa è una genialata. Riuscire a istruire il potenziale utente che per certi lavori OCCORRE una certa cifra è un passo importante per uscire dalle camerette di casa e aprire degli studi seri e professionali.

    Non di meno sul sito c'è una discreta serie di documentazioni, contratti tipo, legislazione che seppur rivolti al mondo della fotografia posson esser traslati anche alla nostra professione.

    Per concludere io vedrei bene:
    - Una prima fase di studio dove ci si divide il compito di informarsi sulle realtà associazionistiche già esistenti e sul come hanno affrontato certe problematiche
    - L'apertura di uno spazio sul forum con le richieste individuali che si vorrebbe affrontare collettivamente (parlo di prezzi, tutela etc)
    - Un Barchamp dove discutere faccia a faccia di quanto s'è appreso e di quello che s'è scritto (e per darsi una contata)
    - Un puttan tour (lo sò... me la dovevo risparmiare... ma mica ce la faccio a rimaner serio per più di 4 paragrafi )

    ciao

  7. #7
    Lupo Guercio L'avatar di htsoft
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    Ciao HappyMilk,
    come ho già scritto prima, sono abbastanza a digiuno di ciò che riguarda le associazioni in genere. Sono fondamentalmente d'accordo con te, reinventare l'acqua calda non serve e pertanto se esiste un'associazione che ha sufficiente potere ed è in grado di integrare la figura del grafico 3D nei suoi vari aspetti ben venga.

    Per il calcolatore sono d'accordo nella necessità di fare un qualcosa per il cliente, ma quando osservi il calcolatore per il fotografo esso, necessariamente, tiene conto di soli due aspetti per così dire tecnici:
    1) costo dell'attrezzatura.
    2) tipologia del compito (se il fotografo deve coprire tutti gli aspetti o se deve fare semplicemente click).
    Tutto il resto è, diciamo, sensibilità.

    Nel campo del 3D, invece, gli aspetti tecnici sono tanti e non possono, a mio avviso, essere raccolti sotto voci troppo generiche, questo perchè, parlando di armi a doppio taglio, si finirebbe con il generalizzare troppo, lasciando uno spazio di manovra eccessivo al cliente, che logicamente tirerebbe l'acqua al suo mulino. Così come il fornire un range di prezzi, anzichè un prezzo solo, lo trovo altrettanto inappropriato. Se sei fotografo tenderai a proporre il prezzo massimo, se sei cliente, sceglierai il prezzo minimo. In ogni caso il problema non è risolto. E' meglio fornire un prezzo univoco, correttamente motivato da dati tecnici, su cui ci sia poco da appellarsi. E lasciare la trattativa ad un aspetto privato, piuttosto che suggerire ad entrambe le parti dei prezzi da cui partire sperando che ci si possa incontrare a metà strada...
    Il calcolatore, ad oggi parte da una somma di base (i famosi 300 €) che occorrono per ammortizzare i costi ed i tempi minimi necessari per uscire, appunto, da casa ed aprire uno studio. Come più volte detto tale somma sarebbe stata modificabile fino al 15 marzo, in attesa di riscontro da parte di tutti sulla sua "giustezza". Dal 16 marzo sarà annegata nel calcolatore e quindi non modificabile.

    Approvo in pieno le tue proposte inerenti sia ad un'area dedicata alle richieste di associazione (cosa vogliamo? perchè?). Alla possibilità di incontrarsi "de visu" per parlarne (non solo al bar ma anche sotto forma di convegno) ed ancora di più il tour da te proposto.
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    Roberto S.

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